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martedì 22 febbraio 2022

Siamo in guerra

Lo sappiamo che siamo in guerra?

Sappiamo che c’è una guerra dichiarata tra Satana e Dio e che noi non siamo e non viviamo in un territorio neutrale!

Lo sappiamo che abbiamo un nemico spietato che non ci concede tregua, nemmeno un minuto, MAI?

“Sì, lo sappiamo!” dirà la maggioranza di noi, ma quanti credenti sono pronti veramente a combattere contro Satana? 

Dobbiamo sapere che quando Satana fu cacciato dalla presenza di Dio, assieme ai suoi angeli decaduti, essi furono relegati a vivere lontani dalla Luce di Dio e quindi nelle tenebre, perché “Dio separò la luce dalle tenebre” (Ge 1:4), e le tenebre non significano soltanto “zone senza luce, o senza sorgenti di luce”, ma sono anche zone GRIGIE in cui la luce confina con le tenebre. 

L’oscurità non è solo fisica, ma è anche morale, che finirà prima o poi per diventare oscurità totale. L’oscurità inizia dove la luce finisce, l’oscurità è assenza di luce, e l’assenza di luce è assenza di Dio.

È bello sapere che come credenti “siamo stati liberati dal dominio delle tenebre” (Cl 1:13) quando il Signore è venuto a “illuminare le mie tenebre” (Sl 18:28) e, se siamo nati dalla luce, non siamo prigionieri dell’oscurità. 

Se tolleriamo le tenebre, cioè l’oscurità, perché non siamo illuminati possiamo stare sicuri che prima o poi diventeremo vulnerabili agli attacchi del nemico, che ricordiamo è il padrone delle tenebre.

Chiedo a chiunque legge queste parole di fermarsi e domandarsi nel proprio profondo: “È vero che io cammino nella luce?”. Se interrogassi Dio a questo proposito, lui cosa direbbe di me?


Attenzione alla “zona grigia”!

Le tenebre non calano all’improvviso, c’è sempre un passaggio graduale che manifesta che la luce si sta ritirando, lasciando così spazio pian piano alle tenebre.

Così è per noi: se iniziamo a tollerare l’oscurità, a tollerare qualche peccato magari chiamandolo “debolezza”, ecco che allora ci rendiamo vulnerabili all’assalto del nemico.

Una disubbidienza volontaria alla Parola di Dio, ma anche la superficialità nel servizio, l’indifferenza ai richiami della Parola o dei suoi servi, costituiscono la zona grigia in cui la Luce lascia il posto alle tenebre spirituali.

È di estrema importanza ricordare il significato dell’espressione ZONA GRIGIA che ho appena indicato. 

Il Signore stesso un giorno affermò: “Sta quindi attento che la luce che è in te non diventi tenebre” (Lu 11:35).

Perché disse questo? A chi disse questo il Signore? A cosa si riferiva?

Abbiamo detto che c’è la luce in noi, che è la lampada dell’Eterno, che scruta tutti i più reconditi ambiti del nostro cuore (Pr 20:27). Stiamo parlando del nostro spirito che, se è illuminato dalla Parola di Dio, diviene la lampada attraverso il quale il Signore scruta il nostro cuore. Quando diamo spazio al peccato la luce se ne va, e probabilmente questo non accade in un batter d’occhio, ma succede, lasciando così spazio alle tenebre. 

È fondamentale per la nostra vita da credenti afferrare questo concetto. Ripeto: è fondamentale!

Il diavolo può agire liberamente in ogni area di oscurità, persino in quella area che è la sede dei nostri sentimenti, dei nostri pensieri e lo stimolo delle nostre azioni: la mente!