Cristo ha sofferto una volta per i peccati, lui giusto per gli ingiusti, per condurci a Dio.
1 Pietro 3:18
Alla ricerca di…
«Da bambino sono stato molto amato dai miei genitori e non mancavo di
nulla. Più tardi, da ragazzo, ho cominciato a chiedermi: A cosa serve la vita?
Si nasce, si cresce, e si è presi da un ingranaggio che gira troppo veloce per
rendersi conto di ciò che è veramente importante, si insegue la felicità senza
mai poterla vivere.
A 16 anni non avevo ancora trovato una risposta, ma avevo un’idea fissa:
volevo “esplodere”. Così assumevo droga e molto alcol, tant’è che a 18 anni ero
già malato di cirrosi epatica. A 22 anni ho avuto paura per la mia salute e
sono rinsavito. Ho lasciato le droghe, ma continuavo a cercare uno scopo per la
vita. Così mi sono interessato di molte filosofie che esaltavano la pace, la
libertà e l’amore, e rifiutavo in blocco tutte le religioni e i loro dei.
A 25 anni, sfogliando un Vangelo, sono arrivato ai versetti di Luca
6:27-28: “Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che vi odiano; benedite
quelli che vi maledicono, pregate per quelli che vi oltraggiano”. Queste
parole di Gesù le ho sentite in me come “verità”. Continuando a leggere, ho
scoperto che Gesù non era né un filosofo, né un profeta, né una religione; era Dio venuto a vivere come un semplice uomo
per dimostrarci il Suo amore. Ha patito l’umiliazione, il dolore, e la morte.
Alla croce, ha dato la Sua vita per me.
Il mio più grande peccato è stato di averlo ignorato per tanti anni. Per me
Gesù era un estraneo, ma ora ho trovato lo scopo della mia vita: amare Lui e
spandere il Suo amore attorno a me».
Patrizio