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domenica 6 febbraio 2022

Opera divina

“Il Padre mio opera fino ad ora e anche io opero” Giovanni 5:17.


Preziosa dichiarazione! Essa deriva dall'amore infinito di Dio.

L'uomo opera incessantemente su questa terra, senza poter portare in alcun modo nessun cambiamento alla sua posizione di peccatore. Anzi, con le sue azioni non fa altro che aggravare il suo allontanamento da Dio. Ma ecco che Dio si mette all'opera per salvare l'uomo.

Dopo i sei giorni della creazione, Dio aveva visto che tutto quello che aveva fatto riguardo all'uomo “era molto buono” (Gen. 1:31); dopo ciò, il settimo giorno, si riposò. Ma quando il peccato fece la sua comparsa, tutto fu guastato. L'uomo, capolavoro della sua creazione cade nella sofferenza e nella morte; da allora non c'è più riposo né felicità. Dio avrebbe potuto intervenire subito in giudizio sull'uomo ormai contaminato ma Egli non ha mai trovato piacere nel condannare “Io provo forse piacere se l'empio muore?, dice il Signore, DIO. Non ne provo piuttosto quando egli si converte dalle sue vie e vive?” Ez. 18:23. 

Perciò Dio si rimise all'opera. Non poteva riposarsi mentre l'uomo soffriva, essendo incapace di uscire dalla terribile condizione in cui il peccato lo aveva posto. Nel Suo amore voleva renderlo felice.

Il Signore Gesù, in perfetta comunione con il Padre, è venuto quaggiù, ha “lavorato” sulla terra, guarito gli uomini, anche in giorno di sabato, giorno di riposo: Egli non poteva godere del riposo, in mezzo a una scena di peccato e di sofferenza. Poi ha compiuto l'opera per eccellenza, l'opera della nostra salvezza mediante la sua morte.

In virtù di quest'opera, Dio un giorno introdurrà nel “suo riposo” tutti quelli che per fede sono salvati. Allora “Egli si acqueterà (riposerà) nel suo amore” Sofonia 3:17.

A tutti quelli che soffrono sotto la schiavitù del peccato il Signore dice: “Venite a me” Matteo 11:28.