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venerdì 26 maggio 2023

26 maggio - Fede o opere?

Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore.

Romani 5:1

 

Fede o opere?

 

“È per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti” (Efesini 2:8-9).

Un evangelista stava spiegando questo testo. Noi siamo riconciliati con Dio, abbiamo la pace con Lui esclusivamente per mezzo della fede; è un dono che Dio ci fa. La salvezza non si guadagna, non si merita, né tanto meno si acquista, diceva. Un ascoltatore, convinto che le opere fossero necessarie per la salvezza, gli citò un altro testo biblico: “Voi vedete che l’uomo è giustificato per opere, e non per fede soltanto” (Giacomo 2:24). C’è contraddizione?

La Bibbia è la Parola di Dio, lo Spirito Santo ne è l’autore. Dio non si contraddice. Questi due versetti esprimono due punti di vista diversi e complementari: ciò che Dio vede e ciò che possono vedere gli uomini. Dio è in grado di leggere nei nostri pensieri e nei nostri cuori. Sa se qualcuno si appoggia esclusivamente sull’opera di Cristo per essere salvato. Se così è, riceve un perdono incondizionato. La fede è un atto di fiducia in Lui e non una semplice adesione a un insieme di dogmi. Ma per gli uomini, che vedono solo il risultato esteriore della trasformazione interiore del credente, sono le opere che rendono visibile la fede. Le opere di un cristiano devono essere coerenti con ciò che è dentro di lui; la sua vita giornaliera deve mostrare la sua fede. Se non è così, la fede che quella persona dice di avere non è la fede vera, non è quella che Dio richiede.

Così, prima ci vuole la fede per afferrare la salvezza che Dio offre, poi vengono le azioni, come frutti della vita divina e testimonianza dell’amore e della santità di Dio.