Ognuno è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce. Poi la concupiscenza, quando ha concepito, partorisce il peccato; e il peccato quando è compiuto produce la morte.
Giacomo 1:14-15
Chi vuole amare la vita e vedere giorni felici… fugga
il male e faccia il bene.
1 Pietro 3:10-11
Non immischiarsi con la
tentazione
“Non ci
esporre alla tentazione”; è la richiesta giornaliera d’innumerevoli cristiani
che recitano il cosiddetto “Padre nostro”. Però, allo stesso tempo, molti di
loro, con incredibile leggerezza, si espongono alle tentazioni. Bisogna
ammettere che non è facile evitare le tentazioni nella nostra società invasa da
immagini provocanti e sfruttate come non mai dalla pubblicità. Ciò che è
mostrato senza pudore dalla televisione o sui siti internet o in certi luoghi
di vacanza col pretesto di doversi liberare dai tabù, dalle ipocrisie e dai
complessi di colpa, costituisce una continua aggressione ai nostri occhi e ai
nostri sensi.
Un autore cristiano ha scritto: “Non tentiamo di
convivere pacificamente con la tentazione! Se guardi con piacere delle cose che
richiamano pensieri corrotti o stimolano desideri che non riesci a controllare,
stai aprendo la porta al peccato e ti esponi a cadere. Se certe riviste o certi
siti producono in te un’insana curiosità, evitali. Se la tua amicizia con certe
persone ti rende vulnerabile, non avere nulla a che fare con loro!”
Se vogliamo contare sull’aiuto di Dio per
resistere, cioè per restare puri in mezzo a un mondo impuro, dobbiamo vivere la
nostra vita sia nella consapevolezza della
nostra debolezza sia nella consapevolezza della potenza del diavolo.
Non dimentichiamo che dietro alla tentazione c’è sempre il tentatore.
Fuggiamolo!