“Egli non scorge iniquità in Giacobbe, non vede perversità in Israele. Il SIGNORE, il suo Dio, è con lui e Israele lo acclama come suo re” Numeri 23:21.
“Come sono belle le tue tende, o Giacobbe, le tue dimore, o Israele! Esse si estendono come valli, come giardini in riva a un fiume, come aloe piantati dal SIGNORE, come cedri vicini alle acque” Numeri 24:5-6.
Se potessimo udire come il Signore parla bene di noi ne rimarremmo confusi fino al punto da chiederci: “ma di chi sta parlando?”.
Il popolo d'Israele senza perversità? Ma scherziamo!
Erano cosi belli e gloriosi da essere paragonati a piante di aloe e cedri? Impossibile!
E se da un lato rimarremmo confusi dalle cose belle che dice di noi dall'altro ci dovremmo vergognare delle cose che non ha dette, e non le ha dette semplicemente perché tutti i nostri peccati gli ha dimenticati, se gli è gettati dietro le spalle.
Dio ci vede tutti in Cristo e non può che vedere delle cose belle.