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venerdì 27 giugno 2014

27 Giugno

Gesù Cristo, il giusto, è il sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo.
1 Giovanni 1:2

L'uomo del Calvario

La storia dell'umanità è purtroppo contrassegnata dal male. L'uomo è diventato schiavo delle proprie passioni, ha riempito il mondo di disordine e di violenza. A causa del male, le nazioni fabbricano armi sempre più micidiali, e la natura così bella è sempre più rovinata dall'inquinamento e dallo sfruttamento incontrollato. Gli uomini soffrono, ma anche per mano dei loro simili.
Ma c'è qualcosa di più profondo! A causa del peccato il "Dio beato" è venuto a condividere la sofferenza umana. A causa del peccato, il Figlio di Dio è stato appeso alla croce. Lui, l'unico giusto, il solo che abbia sempre fatto il bene, si è lasciato crocifiggere per subire il castigo del male che noi abbiamo commesso rendendoci colpevoli nei confronti di Dio. È alla croce che Cristo ha riportato la vittoria definitiva del bene sul male.
Ora tutti noi, qualunque sia il nostro passato, possiamo volgerci verso Gesù, il Figlio di Dio. Il suo perdono è offerto a tutti quelli che riconoscono la loro colpevolezza. Un invito è loro rivolto: "Volgetevi a me e siate salvati!" (Isaia 45:22). Non c'è incertezza, non c'è prezzo da pagare, non c'è opera da compiere, c'è una sola condizione: accettare con fede il Signore Gesù che ci dà la vita eterna. Egli ci libera dalla spirale del male, ci salva per permetterci di compiere il bene, in attesa del giorno in cui tutti i risultati della sua vittoria alla croce siano manifestati davanti al mondo intero.
Da uno scritto di M. Capelle