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martedì 10 giugno 2014

Acquistare la saggezza - Ecclesiaste 7:23 – 8:17


·         Chi potrà trovare la saggezza? (7:24)
L’Ecclesiaste ha applicato il suo cuore, a riflettere, a investigare, a cercare la saggezza ed il perché delle cose (25), ma essa è rimasta lontano da lui (23).
Ha provato a cercare con insistenza e metodo una persona perfettamente saggia ma questa ricerca fatta basandosi sulle relazioni umane ed in modo un po’ maschilista a trovare, o a credere di trovare, poiché solo Dio conosce il cuore, “un uomo su mille” (28). Per noi credenti questa espressione evoca “l’amico che si distingue fra diecimila” (Ca 5:10), il Signore Gesù di cui Pilato dirà: “ecco l’Uomo!” (Gv 19:5).
Solo alla fine dei Proverbi il re Lemuel dirà: “una donna virtuosa chi la troverà?” (31:10) lasciando capire che anche una donna saggia può essere trovata. Essa è colei che “le supera tutte” (31:29), perché è “un dono del SIGNORE” (19:14).
La ricerca dell’Ecclesiaste lo ha portato, tuttavia, ad una constatazione di una verità importante: la creazione di Dio era buona, ma l’uomo ha sciupato tutto con il peccato (29), stabilendo, così, la piena giustizia di Dio e la responsabilità dell’uomo.

·         Chi è come il saggio? (cap. 8)
Dopo questa conclusione saremmo portati a perdere tutte le nostre speranze, ma l’Ecclesiaste ci porta su una strada diversa, fatta di umiltà e sottomissione, dove la gioia abbonda perché la si percorre nel timore del Signore e traccia i caratteri dell’uomo saggio.
G  L’umiltà (1)
Egli conosce “la spiegazione delle cose”: è un peccatore! Ma la saggezza lo porta alla gioia della conoscenza del perdono.
G  La sottomissione (2/4)
Nelle sue vie egli dimostra piena fiducia nell’autorità divina poiché tutto è nelle mani di Dio.
G  L’obbedienza (5/10)
Che produce una vita armoniosa,  che porta l’uomo saggio a comprendere che ogni situazione ha “un tempo” (5) dopo di che viene il giudizio ed un apprezzamento con il giusto valore da parte di Dio.
G  Conoscenza e timore (11/14)
Il saggio riconosce che il male non è nella società, ma nel cuore dell’uomo (11). In un mondo pieno di male e di ingiustizie sa che “il bene è per quelli che temono Dio” e  “che provano timore in Sua presenza”.
G  Gioia (15/17)
Una gioia ricevuta come un dono di Dio (2:24) dà un valore alle cose della vita quotidiana. È la gioia nella comunione col Signore (Gv 15:11) e che nessuno potrà toglierci (Gv 16:22).

Caro lettore, hai realizzato nella tua vita i caratteri dell’uomo saggio?



D.C.