Marc-Vivien Foe era un calciatore di grande talento della squadra nazionale del Camerun. Si era preparato con cura per un incontro con la squadra della Colombia, e la nazione intera faceva affidamento su una sua brillante prestazione. Appena dopo nove minuti di gioco, la sua squadra apriva il punteggio e tutti intravedevano già la vittoria. Ma ecco che al 28° minuto del secondo tempo, senza nessun motivo apparente, Marc-Vivien crollò. Rimase disteso sul campo, con gli occhi sbarrati. I medici, accorsi immediatamente, cercarono di rianimarlo. Ma fu invano. Spirò là, sotto gli occhi degli spettatori e di milioni telespettatori. Aveva 28 anni.
La vita ci costringe continuamente a prepararci per un “esame”: la professione, il matrimonio, un viaggio, una visita… Ma c’è un avvertimento che echeggia immutato attraverso tutte le età:
“Preparati ad incontrare il tuo Dio” (Amos 4:12)
Forse pensi che con la morte tutto finisca, ma appena avrai chiuso gli occhi alla luce di questo mondo, ti renderai conto del tuo tragico errore. Ma sarà troppo tardi!
Ascolta una buona notizia: Colui che, avendo riconosciuto davanti a Dio i propri peccati e la propria colpevolezza, crede nel sacrificio espiatorio del Signore Gesù, non solo non potrà più essere condannato — perché il Giudice è lo stesso Gesù che l’ha salvato — ma riceverà in dono la vita eterna.
“Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Giovanni 5:24).