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venerdì 6 giugno 2014

6 Giugno

Quando l'uomo forte (Satana), ben armato, guarda l'ingresso della sua casa, ciò che egli possiede è al sicuro; ma quando uno più forte di lui sopraggiunge e lo vince, gli toglie tutta l'armatura nella quale confidava e ne divide il bottino.
Luca 11:21-22

La nostra liberazione e le sue conseguenze

Alla croce, Gesù ha trionfato pubblicamente su Satana, il grande avversario degli uomini, e ha infranto la sua potenza (Ebrei 2:14,15). Questa liberazione comporta per il credente delle conseguenze pratiche: servizio, testimonianza, adorazione. 
Il credente è stato liberato per servire Dio, e servire con gioia (Salmo 100:2), malgrado il disprezzo, le derisioni, le sofferenze di ogni tipo. Egli ricerca l'approvazione del suo Signore e Maestro. "Se uno mi serve – disse Gesù – il Padre l'onorerà" (Giovanni 12:26). Quale favore essere onorati dal Padre! Compiamo dunque volentieri i servizi che ci mette davanti!
Il vero cristiano è anche un testimone. Essere testimone significa avere visto o vissuto di persona un avvenimento e comunicare con esattezza ciò che si è visto o vissuto. È quello che fece la donna citata in Luca 8:47 che dichiarò davanti a tutto il popolo com'era stata guarita istantaneamente avendo soltanto toccato la veste del Signore. Noi che abbiamo ricevuto la grazia di Dio, non abbiamo vergogna dell'Evangelo, "perché essa è la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede" (Romani 1:16)!
Ma il cristiano è anche un adoratore: rende lode a Dio, lo onora e si prostra davanti a lui nel suo cuore per l'amore di cui è stato amato e la liberazione che ha ottenuto.