Gesù le disse: “…Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”.
I
discepoli dunque, veduto il Signore si rallegrarono.
Giovanni 20:17, 20
La gioia della risurrezione
Maria
Maddalena piange davanti al sepolcro vuoto di Gesù. Piange perché ha perduto il
suo Signore. Ma Gesù è lì, e le chiede: “Donna perché piangi? Chi cerchi?”
(Giovanni 20:15). Lei crede che sia l’ortolano, ma quando la chiama per nome,
“Maria!”, udendo quella parola pronunciata con amore e tenerezza, capisce che
chi l’ha chiamata è Gesù, il Signore. Dunque non è più morto, è vivente!
Non
possiamo immaginare la felicità di Maria. La gioia della scoperta ha sostituito
le lacrime del lutto. La gioia della risurrezione è la gioia della vita che
trionfa sulla morte. La risurrezione di Gesù è la prova che la croce non è una
sconfitta, ma la vittoria del Dio d’amore
e di pace su tutto ciò che costituiva un ostacolo fra Lui e gli uomini
peccatori.
Amici
cristiani, non permettiamo mai che il nostro cuore si riempia di una tristezza
tale da dimenticare la gioia del Signore risuscitato. Come il Signore ha
asciugato le lacrime di Maria, così vuole consolare anche noi. Quando il dolore
o l’angoscia ci opprimono, guardiamo al nostro Salvatore vivente. Allora
potremo celebrare Gesù risuscitato e riposarci completamente in Lui.
Gesù,
che aveva chiamato Maria per nome, le affida poi un messaggio: “Va’ dai miei
fratelli e dì loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro…” Gesù è sceso fino a
noi per farci conoscere Dio come Padre. È il dono
più prezioso che abbia potuto farci.