Che potrò ricambiare al SIGNORE per tutti i benefici che mi ha fatti? Io alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del SIGNORE.
Salmo 116:12, 13
“Che
potrò ricambiare al Signore?”
Le domande della Bibbia;
leggere il Salmo 116
L’autore di questo Salmo si trovava in una situazione disperata, sapeva cos’era la tristezza e lo sconforto. Così si è rivolto a Dio in preghiera: “SIGNORE – ha supplicato – libera l’anima mia!”. E Dio, nella Sua grazia, è intervenuto e lo ha liberato. La prova e la risposta del Signore l’hanno portato ad una conoscenza più profonda del suo Liberatore e gli fanno dire che Dio è “pietoso e giusto… misericordioso”; “ero ridotto in misero stato ed egli mi ha salvato”.
Ora può gustare la pace dopo il turbamento, la serenità dopo l’angoscia: “Ritorna, anima mia, al tuo riposo, perché il SIGNORE t’ha colmata di grazie”. Riesce anche a percepire fino a che punto di sofferenza avrebbe potuto arrivare: “Tu hai preservato l’anima mia dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi da cadute”. Che riposo! Ed ora dice: “Che potrò ricambiare al SIGNORE per tutti i benefici che mi ha fatti?"
Cosa possiamo rendere al Signore per il Suo amore? Mostrare zelo, consacrazione? Certamente sì, ma è anche necessario che gli esprimiamo, con la preghiera, la nostra riconoscenza, il ringraziamento, la lode, e che proclamiamo la grandezza e l’amore del Signore che sono alla base di tutte le nostre liberazioni. Questo è il significato dell’espressione: “Io alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del SIGNORE”, cioè riconosco che Egli è Dio, al di sopra di tutto, e che è Lui che salva e libera.
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