Celebrate il SIGNORE, perché egli è buono, perché la sua bontà dura in eterno.
Salmo 139:1
Io celebrerò il SIGNORE con tutto il cuore nel
convegno dei giusti e nell’assemblea. Grandi sono le opere del SIGNORE.
Salmo 111:1, 2
Lodare e celebrare
Celebrare vuol dire rendere solenne, festeggiare
un avvenimento, un matrimonio per esempio. Questo bisogno di festeggiare è
comune a tutte le culture, e nella nostra epoca si cerca di soddisfarlo anche
con grandi eventi sportivi o musicali… Ma tutto questo soddisfa i bisogni del
nostro cuore?
Il termine celebrare ha anche un altro significato
legato, nella Bibbia, al sentimento della grandezza di Dio. Celebrare Dio è
manifestare la nostra meraviglia davanti a ciò che Egli è, è offrirgli la
nostra lode e la nostra adorazione. Quando sperimentiamo
l’amore di Dio, quando, per fede, contempliamo la Sua gloria, la gioia sgorga
dal nostro cuore e abbiamo il desiderio di
parlare di questo amore, di cantarlo,
di farlo conoscere. È una gioia individuale e
condivisa, una comunione col Padre e col Figlio per mezzo dello Spirito Santo.
Ma è necessario saper parlare bene o cantare bene per celebrare Dio? È necessario far parte di una corale?
Ascoltiamo cosa dice Gesù: «Non avete
mai letto: “Dalla bocca dei bambini e dei lattanti hai tratto lode?”» (Matteo 21:16). I bambini hanno molto valore
per il Signore; essi Lo rallegrano con la freschezza e la spontaneità della
loro lode. Hanno la capacità di vivere intensamente il presente, di esprimere
con semplicità la loro gioia.
Impariamo anche noi a
celebrare Dio con amore e con gioia sincera.
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