Io son solo e afflitto.
Salmo 25:16
Tu
(o Dio) sei con me.
Salmo 23:4
Il peso della solitudine
“La
peggiore sofferenza – ha scritto André Malraux, letterato francese – è nella
solitudine che l’accompagna”. È vero; a
volte si esita ad avvicinarsi a una persona che soffre perché non si sa cosa
dire e perché la sofferenza fa paura. E così si lascia in una grande solitudine
chi avrebbe invece tanto bisogno di simpatia.
Ma
per quale motivo, anche in assenza di particolari sofferenze,
tante persone sono così sole? Perché anche in mezzo alla folla ci si può
sentire isolati? Perché certi contatti non fanno che accentuare questa
sensazione di vuoto? Questo senso di solitudine proviene dal fatto che l’uomo
ha perso la relazione con Dio. A causa del peccato è lontano dal suo Creatore.
Per questo Gesù è venuto sulla terra, per ristabilire
questa relazione dell’uomo con Dio e porlo in una relazione di figlio
con suo Padre.
Prima
di lasciare i discepoli, Gesù ha detto loro: “Io sono con voi tutti i giorni”
(Matteo 28:20). E l’apostolo Paolo, solo in una prigione, ha scritto: “Tutti mi
hanno abbandonato… Il Signore però mi ha assistito e mi ha reso forte” (2
Timoteo 4:16, 17).
Si
parla spesso di accompagnamento per
quelli che si avvicinano alla fine della loro vita. Quale pace per il cristiano
poter affrontare quest’ultima tappa con la certezza di avere il Signore accanto
a sé!
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