È meglio rifugiarsi nel SIGNORE che confidare nell’uomo.
Salmo 118:8
O SIGNORE, poiché ho confidato in te… sii per me una forte
rocca, una fortezza dove tu mi porti in salvo.
Salmo 31:1, 2
“Sii per me una forte rocca”
Certe zone del nostro pianeta sono particolarmente
soggette a gravi terremoti. Ricordiamo tutti il terribile sisma avvenuto in
Giappone nel Marzo 2011 e le sue disastrose conseguenze. Da qualche anno un
gruppo di scienziati ha pubblicato la “World Stress Map”, un’opera
continuamente aggiornata che rileva le forze all’origine dei movimenti della
crosta terrestre in più di 14.000 luoghi del globo. Questo fa sì che i sismi
siano in qualche modo prevedibili anche nella loro intensità.
Il rischio di un sisma ci spaventa, e frasi come
“Qui da noi non capiterà” non sono per nulla realistiche (basti pensare al
prolungato terremoto in Emilia, zona non considerata particolarmente a rischio,
del maggio 2012). In un terremoto sono coinvolti tutti, buoni e cattivi,
cristiani e non. I credenti, anche i più fedeli, non ne sono risparmiati. Però,
la promessa del loro Signore vale più della sicurezza ambientale: “Io sono con voi tutti i giorni, sino
alla fine dell’età presente” (Matteo 28:20). Il credente, che appartiene a Dio
per la fede in Gesù Cristo, è al sicuro
nelle Sue mani, anche se sopravviene la morte. “Chi crede in me, anche se
muore, vivrà” (Giovanni 11:25). Nel corso di qualsiasi tempesta della vita, il
credente conosce grandi liberazioni. Egli non è mai solo! Ecco la promessa di
Dio.