Dio renderà a ciascuno secondo le sue opere:… ira e indignazione a quelli che… invece di ubbidire alla verità ubbidiscono all'ingiustizia.
Non c'è più nessuna condanna per quelli che
sono in Cristo Gesù.
Romani 2:6-8; 8:1
Sfuggiremo definitivamente alla giustizia?
“Augusto Pinochet è morto il 10 dicembre
2006, all’età di 91 anni, senza aver mai risposto dei crimini commessi in Cile
durante i 17 anni della sua dittatura.” Molti si sono indignati, perché l’ha
“fatta franca”; in effetti, la giustizia umana non è riuscita a condannarlo. La
Bibbia però ci avverte che non finisce tutto al momento della morte: “È
stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio”
(Ebrei 9:27). Un giorno, non solo i dittatori, ma tutti noi dovremo comparire
davanti a Dio, il giusto giudice. Allora saranno emesse solo due tipi di
sentenze:
– Quella per i credenti: “Noi tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di
Cristo, affinché ciascuno riceva la retribuzione di ciò che ha fatto quando era
nel corpo, sia in bene sia in male” (2 Corinzi 5:10). Sarà il momento in cui
ogni credente, esaminando con il suo Salvatore il modo in cui è vissuto,
riceverà la ricompensa. In nessun caso
verrà condannato. “Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.
Chi li condannerà?” (Romani 8:33-34).
– Quella per gli increduli: “E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al
trono… e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro
opere” (Apocalisse 20:12-15). Nessuna opera, anche la più onorevole, potrà
giustificare qualcuno, e i peccati commessi in vita riceveranno la sentenza che
meritano. Quelli che hanno rifiutato di ricevere la grazia divina saranno tutti
condannati.
Ognuno di noi dovrà comparire davanti ad un
tribunale; ma a quale dei due?