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venerdì 11 dicembre 2020

11 dicembre - Gesù e le folle

Come Gesù fu sbarcato, vide una gran folla e ne ebbe compassione, perché erano come pecore che non hanno pastore; e si mise a insegnare loro molte cose.

Marco 6:34

 

Gesù e le folle

 

Una folla è una forma di collettività particolare, perché non somma semplicemente i sentimenti diversi degli individui che la compongono, ma ne moltiplica alcuni in maniera sorprendente, a volte anche pericoloso. Una folla si entusiasma facilmente per qualcuno, o per qualcosa, e tutte le obiezioni e le opposizioni sono spazzate via dalla corrente che muove la massa. Essa quindi potrà essere molto generosa o molto violenta e crudele.

Gesù ha spesso avuto a che fare con le folle. Le persone si radunavano a migliaia per ascoltare le sue parole e vedere i suoi miracoli (Luca 12.1); ma Lui non ha mai cercato di imporre loro i suoi insegnamenti, e neppure di dominarle. Quando le folle lo volevano incoronare re in Galilea, si è ritirato in solitudine su un monte (Giovanni 6:15). Gesù era pieno di compassione per le folle; più di una volta, vedendole stanche ed affamate, le ha fatte sedere e moltiplicando i pani le ha nutrite. Le folle lo hanno acclamato al suo arrivo a Gerusalemme.

Quando però la folla è stata manipolata da uomini gelosi del proprio potere religioso, si è trovata unanime nel chiedere che Gesù fosse messo a morte. Tutti hanno gridato: “Toglilo, toglilo di mezzo, crocifiggilo!” (Giovanni 19:15). E Pilato, “volendo soddisfare la folla… consegnò Gesù… perché fosse crocifisso” (Marco 15:11-15).

Gesù si adirò di fronte a tanta crudeltà omicida? Ascoltiamo la sua preghiera sulla croce: “Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno” (Luca 23:34).