Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso.
Isaia 1:6
Così parla il SIGNORE… “Io, io, sono colui
che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni
e non mi ricorderò più dei tuoi peccati”.
Isaia 43:16, 25
Il vecchio mobile
In un angolo di una stanza c’era un vecchio
mobile annerito. Un giorno decidemmo di restaurarlo. Una prima pulizia delle
superfici fece apparire delle macchie; dopo un secondo passaggio ne apparvero altre;
insomma, per poter applicare, con buoni risultati, una nuova vernice fu
necessario asportare completamente quella esistente e riportare le superfici al
legno originale.
I peccati che abbiamo commesso contro Dio
sono come delle macchie che si sono accumulate, giorno dopo giorno, le une
sopra le altre, tanto che Dio ci vede completamente “sporchi”. Come fare per
eliminare tutta questa sporcizia? La “vernice” dell’educazione, della cultura e
delle conoscenze non può cancellare quelle macchie agli occhi di Dio.
Dio, nel suo amore ci ha dato una
soluzione. Colui che si riconosce peccatore è ripulito e completamente
trasformato grazie all’opera di Gesù sulla croce, perché “il sangue di Gesù,
suo Figlio, ci purifica da ogni peccato” (1 Giovanni 1:7).
I
nostri peccati sono cancellati
attraverso “il bagno della rigenerazione” (Tito 3:5); diventiamo così “una
nuova creatura”; le cose vecchie sono passate, “sono diventate nuove” (2
Corinzi 5:17).
Dopo che abbiamo creduto, possiamo ancora
peccare? Purtroppo sì, se lasciamo agire in noi la nostra “vecchia natura”; ma
con l’aiuto del Signore potremo vivere “in novità di vita” (Romani 6:4), amando
e servendo Dio. Così saremo dei veri testimoni della sua grazia, e rifletteremo
intorno a noi la sua luce.