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domenica 27 dicembre 2020

27 dicembre - A un passo dalla morte

 Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada.

Giobbe 33:14

 

Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori!

Ebrei 4:7

 

A un passo dalla morte

 

Il 26 dicembre del 2004, un’onda anomala ha fatto centinaia di migliaia di vittime nel Sud-Est Asiatico. Le immagini di quel terribile cataclisma hanno commosso il mondo intero. Tra i sopravissuti, molti hanno visto morire dei membri della loro famiglia, degli amici, dei vicini di casa… Parecchi altri sono stati veramente a un passo dalla morte.

Può darsi che un giorno anche noi abbiamo sfiorato la morte, in un incidente o in una catastrofe scampata per un soffio. In quel momento, in cui eravamo così vicini a compiere l’ultimo nostro passo sulla terra, saremmo stati in grado di dare una risposta positiva alla domanda posta da Giobbe nel suo libro: “Il mortale spira, e dov’è egli?” (Giobbe 14:10)? L’aldilà ci viene svelato da Gesù nel Vangelo secondo Luca (16:19-31), nella parabola che racconta la situazione di due uomini dopo la loro morte: uno dei due si trova in un luogo di felicità, mentre l’altro in un luogo di tormenti. Nella Bibbia Dio distingue i credenti, che dopo la loro morte vanno ad “abitare con il Signore” (2 Corinzi 5:8), dai non credenti che un giorno dovranno affrontare “la morte seconda” cioè lo stagno di fuoco (Apocalisse 21:8; 20:15). La Bibbia è molto chiara a questo riguardo. Per tutti quelli che nel corso della loro vita terrena non si saranno riconosciuti peccatori davanti a Dio, rifiutando così la sua grazia, la morte non sarà altro che l’inizio dell’attesa terribile di quel giudizio eterno.

Oggi la bontà di Dio ci spinge a venire a lui per mezzo della fede nell’opera del suo Figlio Gesù Cristo (2 Corinzi 5:20).


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