Dio parla una volta, e anche due, ma l’uomo non ci bada.
Giobbe 33:14
Oggi, se udite
la sua voce, non indurite i vostri cuori!
Ebrei 4:7
A un passo dalla
morte
Il 26 dicembre del 2004, un’onda anomala ha
fatto centinaia di migliaia di vittime nel Sud-Est Asiatico. Le immagini di
quel terribile cataclisma hanno commosso il mondo intero. Tra i sopravissuti,
molti hanno visto morire dei membri della loro famiglia, degli amici, dei
vicini di casa… Parecchi altri sono stati veramente a un passo dalla morte.
Può darsi che un giorno anche noi abbiamo
sfiorato la morte, in un incidente o in una catastrofe scampata per un soffio.
In quel momento, in cui eravamo così vicini a compiere l’ultimo nostro passo
sulla terra, saremmo stati in grado di dare una risposta positiva alla domanda
posta da Giobbe nel suo libro: “Il mortale spira, e dov’è egli?” (Giobbe
14:10)? L’aldilà ci viene svelato da Gesù nel Vangelo secondo Luca (16:19-31),
nella parabola che racconta la situazione di due uomini dopo la loro morte: uno
dei due si trova in un luogo di felicità,
mentre l’altro in un luogo di tormenti.
Nella Bibbia Dio distingue i credenti, che dopo la loro morte vanno ad “abitare
con il Signore” (2 Corinzi 5:8), dai non credenti che un giorno dovranno
affrontare “la morte seconda” cioè lo stagno di fuoco (Apocalisse 21:8; 20:15).
La Bibbia è molto chiara a questo riguardo. Per tutti quelli che nel corso
della loro vita terrena non si saranno riconosciuti peccatori davanti a Dio, rifiutando
così la sua grazia, la morte non sarà altro che l’inizio dell’attesa terribile
di quel giudizio eterno.
Oggi la bontà di Dio ci spinge a venire a
lui per mezzo della fede nell’opera del suo Figlio Gesù Cristo (2 Corinzi
5:20).
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