Ho ritrovato la mia pecora che era perduta...
Ho ritrovato la dramma che avevo perduta.
Luca 15:6, 9
Questo mio figlio era morto ed è tornato in
vita; era perduto, ed è stato ritrovato.
Luca 15:24
Perduto e ritrovato (Luca capitolo 15)
Nelle tre parabole di Luca 15, ricorrono
due termini: perduto e ritrovato; questo
ci fa riflettere.
– 1. Una pecora si è fermata, ha perso di
vista il pastore e non è stata più capace di ritrovare il sentiero. Naturale
per una pecora! Potremmo dire: non è colpa sua, è nella sua natura. È vero, ma
sta di fatto che si è persa e solamente il pastore la cerca finché non l’avrà ritrovata.
– 2. Una moneta preziosa è stata persa. Ha
del valore, ma è inerte, non sa di essersi persa e non può fare nulla; così la
donna la cerca finché non l’avrà
ritrovata.
– 3. Ecco un figlio ribelle che soffre la
fame dopo aver sperperato, in un paese lontano, i beni che suo padre gli aveva
dato. Ha un bel maledire quelli che lo hanno trascinato in quello stato per poi
abbandonarlo… Grande è la sua disperazione, ma poi riconosce il suo stato e
ritorna da suo padre.
Questo riguarda anche te e me! Gesù è il
Pastore; e la pecora perduta e ritrovata sono io… e forse anche tu.
Colui che non è ancora stato ritrovato
è tuttora perduto. Perduto per natura: “Noi tutti eravamo
smarriti come pecore, ognuno di noi seguiva la propria via” (Isaia 53:6), forse
anche senza saperlo, come la moneta, ma Gesù “è venuto per cercare e salvare
ciò che era perduto” (Luca 19:10). Egli è andato a morire sulla croce per
espiare i nostri peccati. Ora Dio, il
Padre, aspetta con amore colui che, come il figlio prodigo, si riconosce perduto, si pente e decide di ritornare
al Padre. E il Padre lo riceve con gioia, perché ha ritrovato suo figlio.