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mercoledì 9 dicembre 2020

Nessun profitto

“Io ho detto in cuor mio: Andiamo! Ti voglio mettere alla prova con la gioia, e tu godrai il piacere!”

Eccl. 2:1.


L'uomo, anche il più saggio è convinto che la scienza, l'educazione, la miglior gestione dell'ambiente siano la soluzione ai suoi problemi. Dentro di se rimane convinto che la felicità e la realizzazione può averla solo se potrà dare libero sfogo ai sensi e alle sue passioni. In questo brano sono presenti parole come “gioia”, “piacere”, “delizia”, “desiderio” e “benessere” 

“accumulai argento, oro, e le ricchezze dei re e delle province; mi procurai dei cantanti e delle cantanti e ciò che fa la delizia dei figli degli uomini, cioè donne in gran numero” ver. 8.

“Di tutto quello che i miei occhi desideravano io nulla rifiutai loro; non privai il cuore di nessuna gioia” ver.10. 

“Non c'è nulla di meglio per l'uomo del mangiare, del bere e del godersi il benessere in mezzo alla fatica” ver. 24.

Tutte queste parole esprimono molto bene quello che in genere l'uomo cerca al di sopra di tutto. Nell'evangelo di Luca il ricco di cui parla il Signore Gesù “si vestiva di porpora e di bisso e ogni giorno si divertiva splendidamente” (16:19). 

Ha deciso di lasciarsi guidare dalla voce del suo cuore “Io presi in cuor mio la decisione di abbandonare la mia carne alle attrattive del vino e, pur lasciando che il mio cuore mi guidasse saggiamente, di attenermi alla follia” (ver.3). Ha lasciato che il suo cuore lo guidasse “saggiamente” cioè che esercitasse una specie di controllo su tutta la sua vita. 

E' stata una scelta saggia? No è follia! Lui stesso aveva scritto nel libro dei Proverbi: “chi confida nel  proprio cuore è uno stolto” Prov.28:26. La dimostrazione l'abbiamo proprio leggendo questi passi dove l'autore parla delle sue esperienze con rammarico perché si rende conto che tutto quello che ha fatto non ha dato soddisfazione al suo cuore.

Si è messo a realizzare opere grandiose (v. 4-6), ad accumulare beni e grandi ricchezze (v. 7-8a), ha dato impulso all'arte (v.8), aveva un harem fornitissimo (v.8), ma niente di tutto ciò è valso, non ne ha tratto “nessun profitto” (v. 11). 

Se abbiamo scelto di allontanarci da Dio, dal suo amore e dalle sue cure non ne trarremo nessun profitto, solo amarezza e delusioni!