L’Eterno è per me; io non temerò; che cosa può farmi l’uomo?
È
meglio rifugiarsi nell’Eterno che confidare nell’uomo; è meglio rifugiarsi
nell’Eterno che confidare nei prìncipi.
Salmo 118:6, 8-9
Confidare in Dio solo
Non fondiamo la nostra
fiducia sugli uomini! Nella mia attività professionale potrei sentirmi al
sicuro se so di riscuotere la simpatia e la fiducia del mio capo o di un
collega influente. Ma se così fosse, la mia fiducia in Dio sarebbe debole e
verrebbe sostituita dalla fiducia nell’uomo.
Potrei
anche appoggiarmi sull’organizzazione dell’azienda di cui faccio parte e sui
sistemi di assicurazione, obbligatori o no. In fondo, dalla nascita alla
vecchiaia quasi tutti i rischi sono coperti; chi di noi non gode della
tranquillità che gli offre la Previdenza Sociale, l’aspettativa di una buona
pensione, l’assistenza sanitaria, la cassa integrazione in caso di
disoccupazione…? Ma sarebbe un’insidia mettere la propria fiducia
esclusivamente in queste istituzioni umane, anche se Dio permette che operino
in nostro favore. La nostra fede deve
contare anzitutto su Dio.
Nei
nostri paesi europei beneficiamo di una certa stabilità politica e d’una
libertà religiosa praticamente totale; ma non contiamo troppo su questa
situazione, perché le cose possono cambiare molto in fretta! Siamo piuttosto
riconoscenti a Dio che ci concede
questi periodi di tranquillità, e diciamo come il salmista: “Solo in Dio trova
riposo l’anima mia; da lui proviene la mia salvezza” (Salmo 62:1). Ecco
l’essenziale: una salvezza eterna e le cure di Dio per noi nella nostra vita
terrena.