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venerdì 2 febbraio 2024

02 febbraio - L’esperienza della sofferenza

Annienterà per sempre la morte; il Signore, l’Eterno, asciugherà le lacrime da ogni viso.

Isaia 25:8

 

Quelli che soffrono secondo la volontà di Dio, affidino le anime loro al fedele Creatore, facendo il bene.

1 Pietro 4:19

 

L’esperienza della sofferenza

 

Noi tutti, un giorno o l’altro, passiamo per la sofferenza, fisica o morale. Alle volte incontriamo incomprensione, solitudine, e possiamo anche essere respinti. Ma che dire del dolore di vedere soffrire quelli che amiamo? Recentemente un collega mi diceva: “E Dio, dov’era in quel momento?” La sua domanda denotava tristezza e anche provocazione. Solo la fede nel Signore dà una vera risposta alla sofferenza. In Gesù Cristo, Dio ci raggiunge nel profondo della nostra esistenza, nel colmo delle nostre sofferenze, con le sue proprie sofferenze e la sua morte. Un credente ha scritto: “Dio non è venuto per sopprimere la sofferenza; non è venuto a spiegarla. È venuto per riempirla della sua presenza” (Paul Claudel).

Noi troviamo quiete soltanto quando, mediante la fede, veniamo alla croce di Cristo. Essa è la prova più grande dell’amore del Figlio di Dio, che ha accettato di morire per salvarci dalla morte eterna, cioè dalla separazione eterna da Dio. La risurrezione di Gesù Cristo è la prova della vittoria finale della vita sulla morte, dell’amore sull’odio, del bene sul male.

Il credente non spiega la sofferenza; la attraversa col Signore. La Sua presenza cambia tutto. Sperimentando la sofferenza, il credente impara ad amare di più, a essere più misericordioso, a capire chi soffre. E impara a testimoniare della compassione del suo Signore.