“Un angelo del Signore parlò a Filippo così: Alzati e va' verso mezzogiorno, sulla via che da Gerusalemme scende a Gaza. Essa è una strada deserta. Egli si alzò e partì. Ed ecco un etiope, eunuco e ministro di Candace, regina di Etiopia, sovrintendente a tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare, e ora stava tornandosene, seduto sul suo carro, leggendo il profeta Isaia. Lo Spirito disse a Filippo: Avvicinati e raggiungi quel carro” Atti 8:26-29.
In questo passo della Scrittura ci sono tre protagonisti: il primo è Filippo, un discepolo della prima chiesa. Un giorno Dio gli dice di recarsi sulla strada che porta da Gerusalemme a Gaza e su questa strada incontra il secondo protagonista, un funzionario della regina d'Etiopia che ha un urgente bisogno di capire cosa sta leggendo nella Scrittura.
Avete visto il terzo protagonista? No? Eppure c'è.
Rileggete questi versetti e prestate attenzione.
“Un angelo del Signore parlò a Filippo così...” “Lo Spirito disse a Filippo” , il terzo protagonista? Dio!
Dio mandò l'angelo, lo Spirito istruì Filippo; Dio orchestrò tutto.
Vide quest'uomo tornare sconsolato, percepì la sua tristezza e il suo bisogno e decise di porre rimedio. Inviò Filippo e solitamente quando leggiamo questi versetti pensiamo che Filippo fosse un personaggio speciale, unico. No!
“infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio” Romani 8:14.
Posso semplificare le cose: lo Spirito Santo è la presenza di Dio nella nostra vita e la continuazione del lavoro del Signore Gesù.
Lo Spirito continua a operare in noi esattamente come operò in Filippo.
Non lavoriamo mai da soli, Dio è costantemente all'opera e prepara per noi delle buone opere affinché le pratichiamo.
“infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo” Efesini 2:10.