“Al tempo dei giudici ci fu nel paese una carestia, e un uomo di Betlemme di Giuda andò a stare nelle campagne di Moab con la moglie e i suoi due figli” Ruth 1:1.
Alcuni osservatori superficiali potrebbero pensare che il movimento evangelico stia vivendo oggi un periodo di abbondanza e di grandi ricchezze e sia più diffuso e sano che mai. Dopotutto ci sono più mega chiese che mai, alcune delle quali vantano più di 20.000 persone presenti alla settimana. Incontri di massa, concerti enormi e riunioni con più presenze che in uno stadio sono diventati quasi un luogo comune nella cultura evangelica moderna, specialmente americana.
La musica cristiana contemporanea è il settore in crescita più rapidamente di tutta l'industria discografica. La pubblicazione di libri cristiani è diventata un business importantissimo. Sono comparsi anche i primi fotoromanzi evangelici che secondo il New York Times avranno possibilità di raggiungere posizioni molto alte nelle classifiche mondiali.
Nonostante questo la predicazione stessa è fortemente in declino e c'è carestia nel paese.
Molte chiese hanno relegato il ministero della predicazione a un livello di seconda categoria. In molte chiese evangeliche oggi, il punto focale del culto è la musica e l'intrattenimento. La tendenza è quella di argomentare piuttosto temi quali i rapporti umani, il miglioramento dell'uomo. Il predicatore tipico oggi vuole essere un trascinatore piuttosto che un discepolo che continua a parlare del suo maestro. Si fa uso di slogan e di frasi ad effetto ma la Scrittura occupa sempre meno un ruolo di primo piano.
E la cosa folle è che la predicazione della croce non è diventata pazzia per il mondo ma lo è diventata anche per i credenti.
Una persona «comoda» è chi vuol stare a proprio agio, che non vuole noie o disturbi, che desidera avere una vita confortevole, piacevole, senza fatiche o sacrifici. Da una certa situazione vuole trarre vantaggio, utilità e gradimento, senza avere affanni e stress. Perciò, per avere una vita agevole, facile, calma e tranquilla, volentieri preferisce essere accondiscendente, conciliante, remissivo, indulgente, fosse anche a costo di adattarsi e di fare compromessi.
Ci sono anche credenti di questo tipo. Essi non sentono una grande chiamata, non hanno grandi ideali né un gran fervore. Non vogliono impegnarsi in prima persona, ma delegano. Preferiscono la pappa pronta. E la chiesa contemporanea sembra incline ad accontentare un simile pubblico, presentando un messaggio che non sia troppo incisivo e che rassicura. Purtroppo, molte guide spirituali oggi offrano ai loro fedeli del latte non molto nutriente che poco ha a che vedere con la Parola di Dio.