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martedì 27 febbraio 2024

27 febbraio - Quando il seme porta frutto

Quello che ha ricevuto il seme in buona terra, è colui che ode la parola (di Dio) e la comprende; egli porta del frutto.

Matteo 13:23

 

Quando il seme porta frutto

 

Nessuno di quelli che odono la Parola di Dio, fosse anche una volta sola, può sottrarsi alla propria responsabilità. La parabola del seminatore (leggere Matteo 13:18-23) lo dimostra; in essa il Signore paragona il nostro cuore a un terreno seminato; secondo le condizioni del terreno, il grano può non germinare affatto, oppure non arrivare a maturazione, oppure portare molto frutto, fino a “cento per uno”.

Se il mio cuore è indurito da impegni e distrazioni, ed è diventato come una strada calpestata dai passanti, la Parola di Dio non riesce a penetrare. Allora il diavolo mi priverà persino di ciò che vi è stato seminato. Io non porterò nessun frutto.

O forse, sotto un certa sensibilità superficiale al Vangelo si nasconde ancora la roccia dura del mio egoismo e della mia indifferenza. Se così è, al primo ostacolo, alla prima derisione, mi distoglierò da Dio. Così non porterò frutto.

Se sono tanto assorbito dai miei affari e dal denaro, ogni iniziale interesse per la Bibbia sarà presto soffocato, come lo è una pianticella dalle spine. Non farò progressi, non porterò frutto.

Ma se il mio cuore è umile, sensibile e recettivo all’appello di Dio, comprenderò facilmente la sua Parola, la crederò e ubbidirò a quel che dice. Allora porterò frutto per Dio!

Il Signore Gesù ha detto: “In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto” (Giovanni 15:8).