(Mosè disse a Israele:) “Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandamenti che oggi ti do, affinché siate felici tu e i tuoi figli dopo di te”.
Deuteronomio 4:40
Le motivazioni per ubbidire
Agli Israeliti che stavano per entrare nella terra
promessa non mancavano certo i motivi per essere ubbidienti all’Eterno; Mosè li
ricorda a più riprese perché servissero da incitamento alla fedeltà e
all’ubbidienza. Ci fu mai, nella storia, un popolo che udisse la voce di Dio e
rimanesse in vita? Ci fu mai un Dio che venisse a prendersi una nazione con
segni, miracoli, battaglie, e a spodestare nazioni grandi e potenti per dare i
loro territori in eredità al suo popolo? (Deuteronomio 4:32, 38). Non c’è dunque altro Dio
all’infuori di Lui, né altro modo per essere felici che ubbidire alle Sue leggi
e ai Suoi comandamenti.
Quante volte, nel Nuovo Testamento, lo Spirito mette
anche davanti a noi i motivi grandissimi che abbiamo per amare il Signore e
servirlo! La Sua morte per noi, il Suo sacrificio d’amore, la Sua gloria,
le Sue consolazioni, le Sue promesse, le compassioni di Dio. “Cristo ha
sofferto per voi, lasciandovi un esempio... Poiché dunque Cristo ha sofferto
nella carne, anche voi armatevi dello stesso pensiero... per consacrare il
tempo che gli resta da vivere nella carne, non più alle passioni degli uomini,
ma alla volontà di Dio” (1 Pietro
2:21, 4:1-2). “Ti scongiuro, davanti a Dio e a Cristo Gesù che deve giudicare i
vivi e i morti, per la sua apparizione e il suo regno: predica la parola...” (2
Timoteo 4:1).
Teniamo sempre presenti queste cose per non diventare
freddi e indifferenti, e soprattutto pigri e inutili per il nostro Signore nel
servizio che ci ha affidato.
(Da “Il Libro del
Deuteronomio” – commentario – Edizioni Il Messaggero Cristiano)