“Il SIGNORE è vicino a quelli che hanno il cuore afflitto” Salmo 34:18.
Leggendo questo versetto mi viene in mente l'astronauta russo Gagarin che nel 1961, dopo il suo volo spaziale a bordo del Vostok uno, il primo attorno al nostro pianeta, disse in tono di scherno: Dio, io non l'ho incontrato.
Niente di strano in questo: Dio non ha mai detto che si sarebbe fatto trovare volando nello spazio avendo a disposizione migliaia di litri di carburante. La strada verso Lui non si percorre per mezzo di un razzo, ma il Signore Gesù ha detto: “Io sono la via...nessuno viene ai Padre se non per mezzo di me” Giov. 14:6. La distanza dall'uomo a Dio non la si misura in chilometri; è la distanza fra tenebre e luce, fra il bene e il male, fra la vita e la morte. Per chi pensa di poter andare a Dio per una strada misurabile dall'uomo, Dio è infinitamente lontano: Egli “abita una luce inaccessibile” 1 Timoteo 6:16.
E tuttavia è vicino a quelli che sono afflitti. Non pensiamo di arrivare a Lui elevandoci, ma al contrario abbassandoci davanti a Lui.
Gagarin è passato accanto a Dio senza trovarlo, non perché il suo razzo non funzionasse bene, ma perché non stava percorrendo la strada giusta, che è Cristo. Solo Lui è la via e solo Lui è la vita. Chi crede in Lui trova Dio, incontra il suo amore e riceve la sua pace.
