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sabato 12 marzo 2022

Morte

“Infatti, poiché per mezzo di un uomo è venuta la morte, così anche per mezzo di un uomo è venuta la risurrezione dei morti” 1 Cor. 15:21.


Il trionfo di Cristo si contrappone alla sconfitta di Adamo. Egli è venuto in questo mondo per essere il capofila degli uomini redenti, affrancati dal potere della morte.

E' come se in questo mondo esistessero due “famiglie”, quelli che sono in Adamo e quelli che sono in Cristo. Sono famiglie che hanno aspettative completamente diverse.

“In Adamo” la morte ha fatto il suo ingresso in questo mondo (Rom. 5:12), privando l'uomo di ogni prospettiva e speranza, mentre per coloro che sono “in Cristo” si verifica un trionfo sulla morte, mediante la gloriosa resurrezione del Signore Gesù.

La verità della resurrezione caratterizza in maniera unica il cristianesimo. Paolo poteva scrivere: “quello che tu semini non è vivificato, se prima non muore” v.36.

Il seme è un illustrazione di quello che avverrà alla resurrezione. Gettato in terra esso muore, si disfa, ma dà vita ad una pianta totalmente diversa dal seme caduto. Il nostro corpo deve passare attraverso un mutamento radicale esattamente come questo seme.

Verrà il giorno in cui il mio corpo giacerà su un lenzuolo bianco, rincalzato con cura sotto i quattro angoli di un materasso, in un ospedale affollato, tra i vivi e i morenti.

A un certo momento, un medico dichiarerà che il mio cervello ha smesso di funzionare, e che la mia vita si è fermata, a tutti gli effetti.

E' in questo momento che l'appartenere alla “famiglia” di Cristo avrà tutto il suo valore.

Quando accadrà non chiamate quel letto: "letto di morte",  avrò solo svestito il vecchio “abito” per rivestirne uno nuovo e avrò cambiato residenza.

“Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore...che io vado a prepararvi un luogo” Giovanni 14:2.