“I farisei, udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si radunarono; e uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento? Gesù gli disse: Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: Ama il tuo prossimo come te stesso. Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti»” Matteo 22:34-40.
Si radunarono, probabilmente riprende di proposito il pensiero espresso nel Salmo 2:2, riguardo a coloro che si radunano per complottare contro l'Unto di Dio. La domanda viene fatta per metterlo alla prova ma Il Signore coglie l'occasione per trasmettere a loro e a noi un grande insegnamento.
Egli dichiara che la citazione di Deuteronomio 6:5: “amare Dio con tutto il cuore” è simile a quella di Levitico 19:18: “amare il prossimo come se stessi”, cioè i due principi stanno insieme, ognuno dei due dipende dall'altro e non può esistere da solo.
“Nessuno di noi infatti vive per se stesso...perché, se viviamo, viviamo per il Signore ” Romani 14:7-8.
Il Signore dovrebbe essere lo scopo e il fine della vita di ogni membro del suo popolo, è questa è una verità, ma dobbiamo stare attenti di non ricadere di nuovo nella nostra condizione iniziale dove ognuno di noi viveva la sua propria via, disinteressandosi degli altri. Che nessuno di noi pensi o pronunci mai le parole di Caino: “Sono io forse il guardiano di mio fratello?” Genesi 4:9.
Avete mai pensato che davanti a Dio siamo spiritualmente responsabili verso altre anime?
Per esempio se mi lascio andare a qualche debolezza nella mia vita privata, tutti quelli che mi stanno intorno ne soffriranno. Se ci lasciamo prendere dall'orgoglio, dalla pigrizia o dalla stagnazione spirituale, tutti quelli che ci circondano ne subiranno un danno.
Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti, cioè tutti gli altri comandamenti dipendono (o sono attaccati) da essi.