“Non sapete che coloro i quali corrono nello stadio corrono tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. Chiunque fa l'atleta è temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, per una incorruttibile” 1 Cor .9:24-25.
L'apostolo Paolo non si rivolge a dei credenti particolari, in apparenza più affidabili di altri. Le sue raccomandazioni si riferiscono a tutti i credenti.
Sono numerose attualmente le competizioni seguite con entusiasmo da un grande pubblico. Ma c'è il rischio di rassomigliare a degli sportivi da camera, davanti alla loro televisione, che si accontentano di ammirare dei campioni. La Bibbia non ci invita ad applaudire degli eroi cristiani, ma a imitare la loro fede (Ebrei 12:7).
Per vincere una corsa, è in primo luogo necessario allenarsi a lungo; per il credente, si tratta soprattutto di impegnarsi risolutamente per amore verso il Signore Gesù e di credere fermamente che Egli ci sosterrà. La vita cristiana è come una corsa: richiede autodisciplina e impone uno strenuo sforzo volto ad un obiettivo. L'apostolo Paolo era profondamente turbato alla sola idea che, dopo aver predicato ad altri, egli stesso potesse essere squalificato. Questo è un riferimento al suo servizio e al compito che Dio gli aveva affidato.