“Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: Padre, l'ora è venuta” Gv.17:1.
Tutti noi siamo, con la vita che viviamo, in attesa di qualcosa. Il lavoratore attende il weekend per il riposo, oppure le ferie o l’agognata pensione. Aspettiamo i risultati di un esame medico, lo studente attende il giorno degli esami, una canzone di un famoso cantautore italiano si intitolava: notte prima degli esami. La nostra vita viene vissuta in una costante attesa di qualcosa. Dio che è fuori dal tempo, del quale è detto: “abita l’eternità, e che si chiama il Santo" (Is.57:15), ha stabilito dei tempi, nei quali egli si sarebbe fatto conoscere. Avremmo dovuto riconoscerlo, ma che per nostra negligenza non lo abbiamo fatto. Però nonostante tutto Egli è rimasto fedele alle sue promesse. Esse erano concentrate sulla persona di Salvatore. Le scritture antiche ce lo dipingono, da un lato, come un re rigettato ma, anche come colui che trionferà sui propri nemici.
Il Signore Gesù che ha adempiuto, con la sua vita di perfetto servitore, ciò che si riferiva al re rifiutato, è andato alla croce perché così si sarebbero compiute a suo riguardo tutte quante le profezie che parlavano di questo rifiuto, ha affermato che la croce era necessaria perché così sarebbe stato possibile predicare nel suo nome il perdono dei peccati a tutte le genti. Il rifiuto di Gesù come Re ha contribuito al compimento di quel piano di salvezza che era nei pensieri di Dio che prevedeva che una vittima innocente pagasse per dei colpevoli.
Noi esseri umani siamo per natura dei peccatori ed il peccato non è solamente il compiere azioni contrarie alla volontà di Dio, ma è insito nei nostri pensieri corrotti e nelle reali motivazioni che ci spingono ad un determinato stile di vita, che apparentemente potrebbe sembrare buono, ma Dio legge nei cuori e sa esattamente perché facciamo certe cose. Il peccato esige una condanna ed essa è l’inferno, eternamente separati da Dio. Se la storia finisce qui sarebbe una vera tragedia umana, ma Dio ha pensato ad un mezzo di salvezza, leggiamo in Efesini2:4-5 “Ma Dio, che è ricco in misericordia, per il grande amore con cui ci ha amati, anche quando eravamo morti nei peccati, ci ha vinificato con Cristo(è per grazia che siete stati salvati)”.
La salvezza non ce la possiamo acquistare con le opere ma essa resta un dono che Dio offre all‘uomo poiché Egli non prende piacere nel condannare ma vuole salvare. Vuole che tutti gli uomini siano salvati. Desidera di conseguenza anche la tua salvezza, non indugiare il domani non ci appartiene oggi è giorno di salvezza, accetta il dono che Egli ti ha fatto nel Signore Gesù, ricevilo come tuo Salvatore e Signore affida a lui la tua vita, troverai gioia nel cuore e pace infinita poiché i suoi sono doni eterni.