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sabato 26 marzo 2022

26 marzo - I nostri doni agli occhi di Dio

Chi semina scarsamente, mieterà altresì scarsamente… Dia ciascuno come ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, né per forza, perché Dio ama un donatore gioioso.

2 Corinzi 9:6, 7

 

I nostri doni agli occhi di Dio

 

Osserviamo la scena commovente di Marco 12:41-44. Il Signore Gesù, seduto di fronte alla cassa delle offerte nel tempio, a Gerusalemme, osserva come ciascuno si comporta riguardo alle offerte. Molti ricchi gettavano molto denaro nella cassa, ma una povera vedova vi mette due spiccioli. Il Signore ne è così toccato che subito chiama a sé i discepoli, per mettere in evidenza tutto il valore dell’offerta di quella donna.

Perché, nella stima di Dio, due spiccioli valgono molto di più di una grossa cifra? Gesù considera non soltanto ciò che viene gettato nella cassa delle offerte, ma quanto ognuno trattiene per sé, per soddisfare dei bisogni che forse sono del tutto secondari. Per i ricchi, la grossa somma non era che un superfluo; la vedova aveva invece dato tutto ciò che aveva.

Si può quindi concludere che non ciò che si dà, ma ciò che si conserva per sé è oggetto dell’attenzione del Signore! Sono i nostri sentimenti profondi ad essere valutati da Colui che “conosce i pensieri più nascosti” (Salmo 44:21).

La gioia del donare non viene solo dalla riconoscenza di chi riceve, per quanto apprezzabile essa sia. La vera gioia viene dal fatto stesso di donare, come il Signore Gesù stesso ha detto: “Vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti 20:35).

(Da “L’Ecclesiaste e le risposte del Nuovo Testamento”

Edizioni Il Messaggero Cristiano)