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giovedì 10 marzo 2022

Vasi di terra

“Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi” 2 Corinzi 4:7.


La carnalità è sempre in agguato, ed è facile credere di essere qualcuno. Certo possediamo “un tesoro” ma non bisogna dimenticare che “noi” siamo solo dei “vasi di terra”. 

Mi capita spesso di leggere articoli con toni un po' troppo trionfalistici a sostegno dei quali vengono citati versetti estrapolati dal loro reale contesto, nei quali si mette molto in evidenza il servitore dimenticando che noi siamo solo degli strumenti. Uno strumento non opera da solo. Perché questo possa produrre qualcosa di valore, ci vuole la maestria di una mano sapiente che lo adopera. 

Vediamo ad esempio cosa fecero Pietro e Giovanni: “Pietro, visto ciò, parlò al popolo, dicendo: «Uomini d'Israele, perché vi meravigliate di questo? Perché fissate gli occhi su di noi, come se per la nostra propria potenza o pietà avessimo fatto camminare quest'uomo?” Atti 3:12.

Siamo stati lasciati su questa terra per testimoniare del Signore non di noi stessi “affinché questa grande potenza sia attribuita a Dio e non a noi”.

Il valore non abita in noi stessi. Tutto ciò che possiamo realizzare è solo per la grazia di Dio che ci guida e si serve di noi per i Suoi scopi, tanto che, se è vero che un giorno saremo premiati per aver fatto fruttare dei talenti, non dobbiamo dimenticare che abbiamo potuto operare su qualcosa che ci era stato affidato. (Matteo 25:14-15).

Ricordiamoci che eravamo dei vasi inutili come gli altri ma il Signore ha voluto porre in noi un gran tesoro ora dobbiamo prestare ben attenzione al nostro comportamento affinché non si manifesti in noi qualcosa di contaminante per il servizio. “Se dunque uno si conserva puro da quelle cose, sarà un vaso nobile, santificato, utile al servizio del padrone, preparato per ogni opera buona”  2 Timoteo 2:21.

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