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martedì 7 maggio 2024

07 maggio - Un dio a nostra immagine?

Tutti gli dèi delle nazioni sono idoli vani; l’Eterno, invece, ha fatto i cieli.

Salmo 96:5

 

Benché si dichiarino sapienti, son diventati stolti, e hanno mutato la gloria del Dio incorruttibile in immagini simili a quelle dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di rettili.

Romani 1:22, 23

 

Un dio a nostra immagine?

 

Fin dall’inizio dell’umanità, Dio si è fatto conoscere dagli uomini come il creatore di tutto, e ha comunicato con loro. Ma il peccato ha ottenebrato la loro intelligenza e gli uomini si sono fabbricati degli idoli di ogni tipo e “hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che è benedetto in eterno” (Romani 1:25). Forse si dirà che nei nostri paesi occidentali il rischio di ritornare alle pratiche pagane è pressoché inesistente. Eppure, anche senza arrivare a farsi un dio di legno o di pietra, ci si potrebbe fare un Dio secondo la nostra immagine, attribuendogli le stesse debolezze umane, le stesse limitazioni, gli stessi peccati. Ma non è questo il Dio col quale tutti avranno a che fare un giorno! L’immaginazione degli uomini non può cambiare il vero Dio. Egli dice di sé: “Io sono Dio, e non ce n’è alcun altro; sono Dio, e nessuno è simile a me” (Isaia 46:4, 9).

Il vero Dio si è rivelato nella persona di Cristo venuto sulla terra. Egli ci ha mostrato chiaramente che Dio è purezza e santità, e quali sono i suoi progetti d’amore per l’uomo. Se Dio è intransigente riguardo al peccato, ama però i peccatori e offre loro un Salvatore. Chiunque riconosce i propri peccati e crede che essi sono stati giudicati sulla santa persona di Gesù Cristo, è definitivamente al riparo da ogni condanna. Tale è il grande Dio d’amore in cui crediamo, un “Dio giusto”, al di fuori del quale “non c’è Salvatore” (Isaia 45:21).