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giovedì 16 maggio 2024

16 maggio - Il timore di Dio

Santo, santo, santo è il Signore degli eserciti! Tutta la terra è piena della sua gloria.

Isaia 6:3

 

Gesù Cristo… è il vero Dio e la vita eterna.

1 Giovanni 5:20

 

Il timore di Dio

 

Nel corso dei secoli, i credenti, in presenza di una manifestazione di Dio, hanno provato un senso di fiducia ma anche di timore. Così Mosè, quando ha udito la voce di Dio, si è nascosto la faccia “perché aveva paura di guardare Dio” (Esodo 3:6). Questo timore, che hanno provato anche altri personaggi come il profeta Isaia e l’apostolo Pietro, non è vera e propria paura, ma piuttosto un senso di profondo rispetto, l’emozione di trovarsi in presenza di Colui che ha creato ogni cosa, il solo degno di adorazione e di ubbidienza.

Dio si è rivelato a Mosè dicendogli: “Io sono colui che sono” (Esodo 3:14); un Dio eterno e infinito, senza il quale tutto cadrebbe nel nulla.

Ma questo Dio, che con la sua grandezza ha intimorito tanti uomini fedeli, è anche un Dio di bontà la cui presenza riempie di gioia e di fiducia il cuore del credente. Per questo il credente può dire: “Quanto a me, il mio bene è stare unito a Dio” (Salmo 73:28).

Rispetto e riconoscenza, questo è l’atteggiamento dell’adoratore. Inchinarsi davanti a Dio per ciò che Egli è, esprimergli stupore e meraviglia per le Sue opere. Ma soprattutto adorare al pensiero che il Dio di ogni eternità è venuto sulla terra nella persona di Cristo, il suo Figlio, che ha sofferto, è morto in croce, ma è poi tornato in vita. E tutto questo per dare a noi una vita senza fine in comunione con lui!