Sai tu che il Signore Gesù Cristo sta per tornare?
Da ogni parte migliaia di persone sono state rese attente a questo fatto solenne e, anche se gli schernitori degli ultimi tempi affermano: “Dov'è la promessa della sua venuta?” (2 Pietro 3;4) e il malvagio servitore dica nel suo cuore: “il mio signore tarda a venire” (Matteo 24:48), tuttavia “colui che deve venire, verrà e non tarderà” (Ebrei 10:37), e proprio “all'ora che voi non pensate il Figliuol dell'uomo verrà” (Matteo 24:44). Non si può dubitare che vi sia in coloro che appartengono al Signore una convinzione crescente, basata d'altronde sulla Parola, che ci avviciniamo alla fine della storia della Chiesa sulla terra e che il Signor Gesù sta per venire a prendere i suoi per introdurli nella casa del Padre.
Questo soggetto solenne con quello che ne deriva, è una cosa reale per te? Se no, voglia lo Spirito Santo servirsi di queste poche pagine per risvegliare la tua anima, “perché venendo all'improvviso non vi trovi addormentati” (Marco 13:36). Vi sono quattro cose che desidero presentare brevemente:
1) La promessa della venuta di Cristo.
2) La Persona che viene.
3) Lo scopo della Sua venuta.
4) La preparazione per la Sua venuta.
La promessa della Sua venuta
Vi fu un tempo in cui la Sua venuta come uomo dei dolori era una profezia non ancora adempiuta. Le generazioni si erano succedute, gli imperi erano sorti ed erano stati abbattuti. Israele e Giuda erano stati dispersi o condotti in cattività e un residuo di popolo era rientrato nel paese, ma il Messia promesso non era ancora venuto. La maggior parte di coloro che erano tornati dalla cattività di Babilonia si erano ristabiliti nel paese conservando solo una forma religiosa e dimenticato Colui che doveva venire. All'improvviso ci fu un gran movimento a Gerusalemme: alcuni stranieri erano arrivati, proclamando la notizia straordinaria che il Re promesso da lungo tempo era nato. Dal palazzo di Erode ai sacerdoti nel tempio, e dai sacerdoti al popolo la notizia si diffuse rapidamente.
Ma quale fu il risultato prodotto dall'annuncio di questo fatto? Vi fu forse da parte dei figli d'Israele una voce unanime di lode a Dio, che adempiva finalmente la sua Parola mandando il Messia? Ogni viso era forse raggiante di gioia ed ogni cuore esultante? Ahimè no! anzi la tristezza riempi la Città. “Il re Erode fu turbato e tutta Gerusalemme con lui” (Matteo 2:3). Ma perché questo? Se essi avessero tenuto conto delle Scritture a questo riguardo, avrebbero dovuto sapere che Isaia aveva annunziato che il Re sarebbe venuto e avrebbe anche regnato con giustizia. “il Re regnerebbe in giustizia” Isaia 32:1. Ma essi non erano preparati alla presenza di un Re Giusto, ne alla tagliente spada della Sua parola tanto che, dinanzi ai suoi insegnamenti, dovettero esclamare: “Nessun uomo ha mai parlato come costui” (Giov. 7:46) e “Che sapienza è mai questa che gli è data? E come mai si compiono tali potenti opere per mano sua?” Marco 6:2. Quindi ciò che avrebbe dovuto riempire ogni cuore in Gerusalemme di ringraziamenti e di gioia non produsse altro che timore, a causa dello stato del cuore del Suo popolo. La luce di Dio non può far altro che mettere in evidenza le tenebre che albergano nei nostri cuori e la luce doveva essere manifestata. “Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano nel paese dell'ombra della morte, si è levata una luce” Isaia 9:1.
Egli era venuto, venuto per rivelare il Padre, venuto non solo come il Messia d'Israele ma come il Salvatore del mondo. Il seguito è noto: Il Figliuolo Unigenito di Dio fu odiato e rigettato, e la sua vita sulla terra fini al Calvario dove fu inchiodato ad una croce e messo a morte per mano di uomini iniqui. “Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre più della luce, perché le loro opere erano malvagie” Giov.3:19.
Iddio, mandando il Signore Gesù, aveva cosi adempiuto la promessa fatta ai padri e i Giudei avevano adempiuto le parole dei profeti condannandolo (Atti 13:27,32, 33). Ma, prima della Sua morte, Colui che era stato promesso lasciò egli pure una promessa ai discepoli che amava. Erano riuniti attorno a Lui, l'ombra terribile della croce era davanti a loro e il Signore l'aveva già anticipato. Che momento solenne! Pensate al dolore ed alla costernazione, che dovevano dipingersi sulle loro facce mentre ascoltavano le Sue parole: “Il vostro cuore non sia turbato”, diceva “abbiate fede in Dio e anche in me”. Questo è come se avesse detto loro: Voi che avete fede e fiducia in Dio, benché non lo vediate, ora che io sto per andarmene, abbiate la stessa fiducia in me. Dio vi aveva fatto una promessa per mezzo dei Profeti e l'ha adempiuta fedelmente mandando me. Io vi faccio una promessa, credete che anche io l'adempirò.
Quale era dunque questa nuova promessa? Leggete Giovanni 14:2,3, e la troverete: “Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore; se no, vi avrei detto che io vado a prepararvi un luogo?”. E se io me ne vado e vi preparo un luogo, tornerò e vi prenderò presso di me affinché, là dove io sono, siate ancora voi.
(segue)