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giovedì 30 maggio 2024

30 maggio - Un certo Gesù che è morto

Così è scritto, che il Cristo avrebbe sofferto e sarebbe risorto dai morti il terzo giorno, e che nel suo nome si sarebbe predicato il ravvedimento per il perdono dei peccati a tutte le genti.

Luca 24:46, 47

 

Ed egli (Gesù) disse loro: “E voi, chi dite che io sia?” Pietro rispose: “Il Cristo di Dio”.

Luca 9:20

 

Un certo Gesù che è morto

Leggere Atti 25

 

Circa nell’anno 60, Festo accede alla posizione di governatore della Giudea, ed eredita un carcerato scomodo: l’apostolo Paolo. Costretto ad occuparsene, si consulta col re Agrippa. I capi d’accusa gli sono poco noti; sa solo che i Giudei “avevano contro di lui certe questioni intorno alla propria religione e intorno a un certo Gesù, morto, che Paolo affermava essere vivo” (Atti 25:19). Evidentemente, Festo non sapeva nulla del Cristo. Per lui, Gesù era un uomo come tutti gli altri.

Oggi, per voi, Gesù è solo un uomo come un altro, un martire condannato a morte quasi 2000 anni fa? Egli è morto, sì, ma dopo tre giorni è risuscitato ed ora è “vivo per i secoli dei secoli” (Apocalisse 1:18). Risuscitandolo, Dio ha dimostrato che quell’uomo disprezzato, che i Giudei e le altre nazioni, cioè tutta l’umanità, avevano messo a morte, era il suo amato Figlio. La sua risurrezione attesta che ci sarà anche una risurrezione di tutti gli uomini, “dei giusti e degli ingiusti” (Atti 24:15).

È di vitale importanza che tu ti ponga la seguente domanda: In quale condizione mi trovo? Perdonato e giustificato, o ancora “morto” nei miei peccati? (Efesini 2:1). Gesù è il mio salvatore o sarà il mio giudice?

L’apostolo Paolo diceva: “Il Figlio di Dio… mi ha amato e ha dato se stesso per me” (Galati 2:20); che questa affermazione possa essere anche la tua.