Anche noi, dunque, poiché siamo circondati da una così grande schiera di testimoni, deponiamo ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta, fissando lo sguardo su Gesù.
Ebrei 12:1-2
Per correre bene
Il
cammino di fede del cristiano sulla terra è spesso paragonato nella Scrittura
ad una gara, a uno di quei campionati sportivi che si svolgevano regolarmente
all’epoca dell’Impero Romano. Nel versetto di oggi ci sono presentate alcune
condizioni necessarie per correre la buona “gara” nella fede. Il credente deve
mettere da parte due cose: “il peccato che così facilmente ci avvolge” e “ogni
peso”. Infatti, sia il peccato sia
le eccessive occupazioni e
preoccupazioni ostacolano la corsa della vita dell’uomo di fede. Abbiamo un
esempio di questo quando i due discepoli del Signore, Pietro e Giovanni,
corsero verso il sepolcro nel quale il Signore Gesù era stato posto (Giovanni
20:4). Giovanni arrivò per primo, poi giunse Pietro; che fosse rallentato nella
sua corsa dal peso che portava sul cuore per aver rinnegato il Signore?
Non
è detto che i “pesi” siano sempre cose cattive; qualsiasi attività o pensiero
che assorbano in modo eccessivo il nostro tempo o le nostre energie possono
essere degli ostacoli che frenano il nostro progresso spirituale e rallentano
la nostra “corsa”. Persino un servizio per il Signore può diventare un peso se
lo svolgiamo contando sulle nostre forze o avendo come obiettivo una nostra
gratificazione personale. Per capire cos’è che costituisce un peso, dobbiamo
solo incominciare a correre! Solo così ci accorgeremo quali sono le cose che ci
ostacolano e potremo metterle da parte con l’aiuto del Signore.