Un giorno nei tuoi cortili vale più che mille altrove. Io preferirei stare sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi.
Salmo 84:10
Mi
sono rallegrato quando m’hanno detto: “Andiamo alla casa dell’Eterno”.
Salmo 122:1
Senza il giorno del
Signore, non possiamo vivere
Una
domenica dell’anno 304, nell’Africa del Nord, alcuni cristiani furono arrestati
perché si erano radunati per adorare Dio. Quando il giudice chiese a Emeritus,
il padrone di casa, per quale motivo aveva invitato quelle persone a casa sua,
egli rispose: “Sono miei fratelli e sorelle”. Ma il proconsole insisteva:
“Avresti dovuto impedire loro di entrare in casa tua”. “Non potevo, rispose
Emeritus. Senza il giorno del Signore noi non possiamo vivere”.
Per
quei cristiani, radunarsi la domenica, vale a dire nel “giorno del Signore”
(questo significa la parola “domenica”) era una necessità vitale. Senza questo
la loro vita non avrebbe avuto senso.
E
noi che siamo cristiani, che cosa facciamo la domenica? Siamo desiderosi, come
quei testimoni coraggiosi, di radunarci coi nostri fratelli e le nostre sorelle
per adorare Dio? Oppure troviamo tutte le scuse possibili per non farlo? In
tutti gli stati occidentali la domenica è un giorno di riposo; usiamolo per il Signore, piuttosto che
lasciarci svuotare dagli svaghi che ci fanno dimenticare Dio e che ci privano
della gioia della sua comunione.