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domenica 19 maggio 2024

19 maggio - La conversione di Saulo da Tarso (1)

Certa è quest’affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo.

1 Timoteo 1:15

 

La conversione di Saulo da Tarso (1)

Atti capitoli 9, 22 e 26

 

La conversione di quell’uomo che diventerà Paolo è notevole. La troviamo raccontata tre volte nel libro degli Atti. Essa mostra tutto l’amore di Dio verso quell’uomo che ha poi riconosciuto di essere stato un bestemmiatore e un persecutore dei cristiani, il più grande dei peccatori (1 Timoteo 1:13-15). Paolo, che allora si chiamava Saulo, aveva assistito alla lapidazione di Stefano, il primo martire cristiano, e approvava quell’omicidio (Atti 8:1). “Spirante minacce e stragi” (Atti 9:1), era partito per Damasco con l’intenzione di condurre legati a Gerusalemme altri cristiani per rinchiuderli in prigione. Ma Dio lo ha fermato.

Con una luce sfolgorante, gli fa udire una voce: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?” Saulo cade a terra, cieco, e domanda: “Chi sei, Signore?” “Io sono Gesù, che tu perseguiti”, gli risponde il Signore. Dunque Gesù era vivo e gli parlava dal cielo! Poi il Signore aggiunge: “Alzati, entra nella città”. Saulo fa così, e per tre giorni digiuna e prega.

In quei giorni il Signore chiama uno dei suoi discepoli, Anania, e gli dice: “Alzati, va’ nella strada chiamata Diritta, e cerca in casa di Giuda uno di Tarso, chiamato Saulo”. Anania ha paura e vorrebbe declinare l’incarico, ma il Signore gli dice: “Va’, perché egli è uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti ai popoli” (Atti 9:15).

(segue e si conclude domani)