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sabato 11 ottobre 2014

11 Ottobre

Nella chiesa che era ad Antiochia c’erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone…, Lucio…, Manaem, amico d’infanzia di Erode il tetrarca.
Atti 13:1

Manaem – Erode

Due nomi: il primo sconosciuto, il secondo molto noto nella storia. I due uomini erano cresciuti insieme. Dio stesso ci pone dinanzi queste persone nel versetto sopra citato. Manaem era un dottore nella chiesa cristiana di Antiochia. Aveva accettato Gesù Cristo come suo Salvatore e Signore, e lo amava. Così Dio lo impiegava come strumento di benedizione per quella giovane chiesa.
Ed Erode? Aveva conosciuto personalmente il Figlio di Dio. Leggiamo in Luca 23 che gli fu portato davanti come prigioniero. È detto infatti: “Erode, con i suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vestì di un manto splendido e lo rimandò a Pilato” (v. 11). Non erano i soldati la forza trainante, no, era Erode. La sua curiosità per fatti sensazionali era stata delusa, perché Gesù non aveva fatto in sua presenza i miracoli che lui sperava. Così l'ha trattato con sdegno e disprezzo.
Lettori, che importanza ha per voi il Figlio di Dio? Desiderate assomigliare a un Manaem o a un Erode? L’uno è stato in benedizione per il popolo di Dio, l’altro ha disprezzato il Signore, l'unico che poteva salvarlo dal giudizio futuro.

“Ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita…” (Deuteronomio 30:19). Ancora oggi ad ogni uomo è imposto di scegliere. Scegliete la vita mediante la fede in Gesù Cristo!