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martedì 7 ottobre 2014

Il Signore del sabato - Luca 6:1/11


Da questo capitolo il Signore sarà sempre più respinto dalle autorità religiose ed i Suoi insegnamenti metteranno ogni volta in evidenza le loro interpretazioni sbagliate e, come Messia, metterà di continuo da parte queste autorità, investendo i dodici di una loro propria: è il primo passo verso il cristianesimo.

&   In un campo (1/5)
L’osservanza del Sabato era una prescrizione importante della legge di Mosè: in esso non andava fatto alcun lavoro (Le 23:3).
Per i Farisei strappare delle spighe equivaleva ad infrangere la legge che proibiva di mietere il grano, sfregarle con le mani equivaleva a battere il grano e, mangiarlo, equivaleva a preparare del nutrimento, cosa che, per altro, Dio permetteva (Es 12:16). Dunque, i discepoli avevano trasgredito la legge tre volte. Questi Farisei avevano un modo tutto loro di stabilire ciò che poteva essere considerato come un lavoro e ciò che non lo era (cfr.: Lu 13:15 – 14:5).
Il Signore non si mette a discutere, ma dimostra che l’applicazione della legge del Sabato non interessava questo caso. Inoltre, dalle Scritture sappiamo che Dio aveva previsto delle eccezioni (De 23:25).

&   Davide ebbe fame (cfr. 1 Sa 21:3/6)
I discepoli ebbero fame ed il Signore non si rifà alle istruzioni date da Mosè, ma all’episodio del re Davide (1 Sa 16), una circostanza fuori dall’ordinario.
Anche Davide ebbe fame e Dio non volle lasciarlo senza aiuto: questi pani riservati al servizio dell’Eterno furono messi a disposizione del Suo unto e di coloro che Lo accompagnavano.
Come avrebbero dovuto essere toccate le coscienze di questi Farisei che, invece di agire come Achimelec, muovono biasimo al vero Re d’Israele.

&   Nella Sinagoga (6/11)
Ecco un nuovo faccia a faccia con gli scribi ed i farisei.
Da un lato, coloro che, gelosi della loro autorità, sono disposti a rifiutare ogni compassione verso un povero uomo con la mano paralizzata, dall’altro Colui che vuole guarirlo. Al centro (8) un uomo che, a causa della sua infermità, è incapace di servire Dio nella sua completezza.
I contraddittori sono davanti ad una domanda a cui non possono dare una risposta, lo sguardo penetrante del Signore riprende le coscienze, ogni bocca è turata. L’uomo religioso ama osservare delle regole più o meno basate sulle Scritture, il Signore guarda nel cuore.
“Stendi la mano” (10) e la fede del paralitico è premiata con una guarigione istantanea. Per gli altri non resta che consultarsi per complottare contro il Signore.


D.C.