(Giobbe) era integro e retto; temeva Dio e fuggiva il
male.
Giobbe
1:1
Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli
è il mio rifugio; io non potrò vacillare.
Salmo
62:6
Nell’inondazione
Rachele e Matteo
guardavano cadere la pioggia, da otto interminabili giorni…
– Di’, mamma, credi
che sia il diluvio?
– No, Dio ha detto
che non ci sarebbe mai più stato un diluvio.
Improvvisamente, un
torrente di fango, enorme, s’abbatte sul paese, con un boato terribile. Al suo
passaggio porta via tutto: l’auto, il canile… Genitori e figli, terrorizzati,
salgono al primo piano. Sono salvati, perché la casa è rimasta in piedi. Poi
sono passati i pompieri. Sono venuti i vicini; anche loro hanno perso tutto.
Hanno gli occhi cerchiati, il viso smarrito. Come uscire da un tale pantano?
Tutti reagiscono, rimboccandosi le maniche, con energia, aiutandosi l’un
l’altro.
Quest’episodio
drammatico, vissuto realmente, è come una figura del torrente di fango più
potente, che vorrebbe portare via i nostri figli: quello dell’immoralità e del
rinnegamento della fede cristiana. Come proteggerli?
Non si può agire
direttamente sulle intemperie, ma importa innanzi tutto che la casa sia
costruita su un fondamento solido.
Genitori cristiani,
dobbiamo mettere i nostri figli in contatto con la Parola di Dio. È solo
su di essa che dobbiamo fondare le nostre convinzioni e le nostre azioni, non
sulla morale della gente. I nostri figli vedono benissimo se noi cerchiamo
davvero di mettere in pratica l’insegnamento della Bibbia. Dobbiamo separarci
risolutamente dal male. Insegniamo ai nostri figli a confidarsi in Colui che è
“la roccia dei secoli”, “il rifugio sicuro” del credente, Gesù Cristo, il
nostro Signore. È lui che ha il potere di proteggerli (2 Timoteo 1:12).