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venerdì 17 ottobre 2014

Messi tutti a tacere! – Luca 14:1/6


Ø   Osservare il Signore
Il Signore, viene invitato a casa di uno dei principali farisei (1). È sabato e molti dei farisei presenti sono lì con lo scopo di “osservare” il Suo comportamento per coglierLo in fallo ignorando, una volta di più, di avere a che fare con Colui che vedeva il loro cuore.
Un idropico si presenta (2) ed il Signore, quasi ignorandolo, rivolge agli astanti una domanda: “è lecito o no far guarigioni in giorno di sabato?” (3).
La risposta è un lungo silenzio carico di significato: ripresi nella loro coscienza non rispondono.
Il Signore opera, così, la guarigione di colui che, consapevole della sua malattia, si rivolge con fede a Lui, poi se ne va felice.
Osservando il Signore possiamo vedere la misericordia verso coloro che si rivolgono a Lui.

Ø   Chi di voi …
L’osservanza del sabato, benché ordinata da Dio, non impediva al Signore di esercitare il Suo amore, perché era Dio, venuto in grazia per lavorare. Poiché il peccato non era stato tolto, il Suo amore non poteva riposarsi, né introdurre l’uomo nel riposo che Dio aveva in vista istituendo il sabato.
Ma quando i propri interessi erano in gioco questi “osservatori del sabato non si facevano scrupolo  di violarlo ed il Signore pone proprio questo davanti alle loro coscienze. Nessuno avrebbe fatto morire il proprio bue se fosse caduto in un pozzo proprio in quel giorno.
Ora, se l’amore per un figlio o la compassione per un animale li inducevano a violare il sabato, come potevano pensare che l’amore di Dio verso le Sue creature non dovesse essere esercitato?
Dio non poteva riposarsi in presenza della miseria di questi uomini creati da Lui perché fossero felici, ma che erano caduti nel pozzo dell’infelicità eterna a causa del loro peccato.

Ø   “… anche Io opero” (Gv 5:17)

Il Signore lavora ancora per trarre dal pozzo della perdizione quelli che vi sono caduti è questo il vero motivo che L’ha spinto a lasciare la gloria del cielo. Si è abbassato divenendo simile agli uomini (Fl 2:7/8) per entrare nella morte, per salvare l’uomo ed introdurlo nel godimento del vero sabato, il riposo eterno di Dio (cfr.: Eb 3:1/11). Nessuno poteva impedire al Signore di esercitare il Suo servizio d’amore anche in un giorno di sabato, è per questo che il racconto si conclude con le parole: “essi non potevano rispondere nulla in contrario” (6).