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venerdì 31 ottobre 2014

Tre risorse per la vittoria – Giosuè 5:1/15


Questo capitolo ci presenta le tre risorse per riportare la vittoria sui nemici ed abitare nel paese conquistato:
-         essere circoncisi,
-         nutrirsi del vecchio grano del paese,
-         seguire ubbidientemente il capo dell’armata dell’Eterno.

Ø  Ghilgal e la circoncisione (2/9)
Il popolo deve essere preparato per la guerra prima di iniziare la conquista del paese. Ghilgal rappresenta il punto di partenza di ogni battaglia e, ogni volta, il popolo vincitore dovrà ritornare là per ripartire e proseguire la conquista.
Così, come Ghilgal avrebbe ricordato la liberazione dall’infamia d’Egitto, per noi, in figura, è la liberazione dalla schiavitù del mondo e dal peccato attraverso la morte e la risurrezione di Cristo. Noi dobbiamo, prima di tutto, comprendere, per fede, la nostra identificazione con Cristo nella Sua morte e risurrezione e la nostra posizione celeste in Lui (Ef 2:3) e con lui (Cl 3:1). Solo così potremo conoscere la circoncisione di Cristo per liberarci dalla schiavitù del peccato e dalla nostra condizione di uomo in Adamo.

Ø  Il grano del paese (10/12)
Appena guariti dalla circoncisione (8), e dopo aver celebrato la Pasqua in ricordo dell’uscita dall’Egitto, Dio provvede per il popolo un nutrimento che proviene dal paese stesso e che prenderà il posto della manna. È un nutrimento nuovo ma appropriato ai nuovi bisogni ed alla nuova posizione del popolo ma, se per Israele la manna e stata rimpiazzata dal grano arrostito, per i credenti, al contrario, Cristo è ora “manna”, per attraversare il deserto e “grano arrostito” per nutrire l’anima chiamata a vivere, per la fede, con Lui nel cielo.

Ø  Il Capo dell’esercito (13/15)
Colui che si presenta a Giosuè come Colui che è “il capo dell’esercito del SIGNORE” (14) sarà quelli che guiderà in battaglia il popolo o, meglio ancora, Colui che combatterà per loro (Dt 1:30 - 3:22) le battaglie della conquista del paese. Bella immagine del  nostro Signore che “è il capo di ogni principato e di ogni potenza” (Cl 2:10) a cui Dio “ha posta sotto i suoi piedi” ogni cosa “e lo ha dato per capo supremo alla chiesa” (Ef 1:22).

Questo capitolo ci dice molto nelle figure e nei simboli e, coscienti della santità dell’argomento, non possiamo che “toglierci i calzari” consapevoli della santità di queste cose. Esse sono vere per ogni credente che, però, è chiamato a viverle nella fede ed i capitoli seguenti ci mostreranno la strada.

Il Signore ci dia intelligenza per capire e zelo per mettere in pratica.


D.C.