Cani mi hanno
circondato; una folla di malfattori m’ha attorniato; m’hanno forato le mani e i
piedi.
Salmo
22:16
Più
di mille anni prima!
Dalla lettura di
questo versetto tratto da un Salmo di Davide comprendiamo chiaramente che si
parla in anticipo della crocifissione del nostro Signore Gesù Cristo. Dei
soldati romani gli hanno forato i piedi e le mani per crocifiggerlo.
Ma avete pensato,
lettori, che questo versetto è stato scritto circa mille anni prima della
nascita di Gesù? Come ha potuto il salmista descrivere così esattamente ogni
particolare tanto tempo prima? Sorprendente è l’inizio del salmo: “Dio mio, Dio
mio, perché mi hai abbandonato?” E queste sono proprio le parole pronunciate
dal Signore sulla croce! Come possono essere menzionate nel salmo? È forse un
caso? No! Dio ha voluto, nel suo piano in favore degli uomini, che si compisse
quest’opera di salvezza, ed era importante che fosse annunciato, più di mille
anni prima, quello che suo Figlio avrebbe poi fatto.
Gesù Cristo, sulla
terra, è stato perfetto, puro e santo. Per questo lui, il solo innocente, ha
potuto compiere una tale opera: morire per dei colpevoli, prendere su di sé
la colpa degli altri e subire il giudizio di Dio, perché essi fossero
salvati.
Per Dio questo
avvenimento era particolarmente importante, ed egli ha voluto che lo si
conoscesse con molti anni di anticipo. Possiamo rimanere indifferenti di fronte
a un’opera così grande?