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giovedì 9 ottobre 2014

9 Ottobre

Cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m’ha attorniato; m’hanno forato le mani e i piedi.
Salmo 22:16

Più di mille anni prima!

Dalla lettura di questo versetto tratto da un Salmo di Davide comprendiamo chiaramente che si parla in anticipo della crocifissione del nostro Signore Gesù Cristo. Dei soldati romani gli hanno forato i piedi e le mani per crocifiggerlo.
Ma avete pensato, lettori, che questo versetto è stato scritto circa mille anni prima della nascita di Gesù? Come ha potuto il salmista descrivere così esattamente ogni particolare tanto tempo prima? Sorprendente è l’inizio del salmo: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?” E queste sono proprio le parole pronunciate dal Signore sulla croce! Come possono essere menzionate nel salmo? È forse un caso? No! Dio ha voluto, nel suo piano in favore degli uomini, che si compisse quest’opera di salvezza, ed era importante che fosse annunciato, più di mille anni prima, quello che suo Figlio avrebbe poi fatto.
Gesù Cristo, sulla terra, è stato perfetto, puro e santo. Per questo lui, il solo innocente, ha potuto compiere una tale opera: morire per dei colpevoli, prendere su di sé la colpa degli altri e subire il giudizio di Dio, perché essi fossero salvati.

Per Dio questo avvenimento era particolarmente importante, ed egli ha voluto che lo si conoscesse con molti anni di anticipo. Possiamo rimanere indifferenti di fronte a un’opera così grande?