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domenica 12 ottobre 2014

12 Ottobre

(Trovata la pecora perduta, il pastore) tutto allegro se la mette sulle spalle; e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la mia pecora che era perduta”.
Luca 15:5-6

Perduta e trovata

Due espositori si ritrovavano da una fiera all’altra e spesso si aiutavano. Uno di loro presentava sul suo stand la Bibbia, Parola di Dio, e con questo suo amico che l’ascoltava volentieri aveva parlato una sera della parabola della pecora smarrita e ritrovata.
Il cristiano diceva: “Ripensando a questo racconto, sono proprio contento, sai perché?
– Oh! - risponde l’altro - forse perché hai l’impressione di essere il pastore che cerca, e io la pecora perduta.
– No, amico mio, non è questo. Sono contento perché io sono la pecora perduta che Il Pastore ha trovato e che si porta a casa sulle spalle”.
L’altro rimase pensieroso e sospirò senza rispondere. Chissà se ha poi riflettuto e fatto tesoro di questa risposta.
Gesù cerca anche voi: è il buon Pastore che ha dato la vita per salvarvi. Egli non costringe nessuno; vi cerca, vi chiama ancora oggi, perché vi ama così come siete. Sa molto bene che cosa vi opprime e non vi permette di essere felici. Sa cosa v’impedisce di riconoscere quello che vi manca per volgervi a lui. Aspetta che accettiate di lasciarvi trovare da lui. Ma il tempo incalza; domani, può essere troppo tardi.

Ciò che ci stimola ad annunciarvi la buona notizia, l’Evangelo, è il desiderio di farvi condividere la felicità di essere stati trovati e salvati da Gesù Cristo. Lui, il “Figlio dell’uomo, è venuto a cercare e a salvare quello che era perduto” (Luca 19:10).