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sabato 25 ottobre 2014

La popolarità’ perduta - Luca 20:1/8


I capi sacerdoti  e gli scribi, sicuramente indignati del fatto che il Signore avesse appena purificato il Tempio,  lo sono ancora di più, nonostante non lo ammettano, per l’autorità con cui il Signore parla ed a cui non possono opporsi.

Ø  La perdita del prestigio
Ciò che più era insopportabile, per questi uomini religiosi, era sentire la loro influenza indebolita in presenza di quella che risultava dagli atti e dalle parole del Signore (Mr 1:29).
Il popolo riconosceva l’autorità del Signore, quindi, l’odio e la gelosia  di questi capi aumentava sempre più. Pretendevano di aver ricevuto la loro autorità religiosa da Dio, ma la loro coscienza testimoniava che quella del Signore era divina. Si sentivano a disagio, essendovi disaccordo assoluto fra le loro parole ed azioni e quelle del Signore, cosa che sarebbe stata impossibile se fossero derivati dalla stessa sorgente. Ciò che è di Dio si oppone sempre a ciò che è dall’uomo.
Se non ammettevano l’origine divina, ancor meno avrebbero ammesso di trovarsi in presenza di Colui che “prende gli abili nella loro astuzia” (Gb 5:13).  

Ø  Una domanda imbarazzante (3/4)
Il ragionamento che essi fanno per poter rispondere alla domanda del Signore (5/6) mette in evidenza la loro volontà di non credere e, di conseguenza la loro colpevolezza, risultato che non si aspettavano quando per primi posero una domanda. Preferiscono passare da ignoranti pur di non riconoscere la loro doppia colpevolezza, perché non avevano creduto a Giovanni così come ora non credevano al Signore.

Ø Una grande responsabilità
Quanto è grande la responsabilità di quelli che in ogni tempo hanno preso il posto di conduttori spirituali, quando non hanno mai portato un’anima a Cristo. Perché se non lo fanno, le attirano a loro stessi  oppure le lasciano errare per il mondo. Questa folla che considerava Giovanni un profeta, e che pendeva dalle labbra di Gesù (Lu 19:48), sarà la stessa che si lascerà trascinare dai capi del popolo a scegliere Barabba ed a crocifiggere Gesù, poiché senza la fede nella Parola di Dio, le suggestioni, anche le più profonde, non cambiano nulla allo stato dell’anima.


D.C.