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venerdì 10 ottobre 2014

“A voi che ascoltate” – Luca 6:27/36


Il Signore insiste sull’importanza della Parola che produce il vero modo di testimoniare con una condotta fedele ad imitazione del Maestro. Quelli che “ascoltano” oggi, come allora, formano una cerchia di “beati” a cui il Signore precisa quale deve essere la loro condotta nei versetti seguenti. Dovranno portare i caratteri di grazia che ha manifestato nella Sua persona essendo un modello perfetto.

&  L’amore …
-     è un amore spogliato di tutto l’egoismo, perché dona tutto anche a coloro che non meritano niente;
-       è un amore attivo che pratica il bene, benedice e prega;
-       è un amore che rifiuta la vendetta ed accetta di soffrire come il maestro ha sofferto;
-       è un amore animato da uno spirito di grazia che porta a dare tutto fino allo spogliamento totale.
Il Signore prepara così i discepoli al difficile cammino che li attendeva e tutto poteva essere riassunto nelle parole del versetto 31, ma che spesso dimentichiamo con facilità anche fra credenti.

&  Principi morali
Attraverso tre esempi presi dal comportamento dell’uomo naturale il Signore mostra quella che deve essere la loro attitudine invitandoli a dimostrare di essere: “figli dell’Altissimo” (35). Non si tratta di vivere secondo delle regole ma di vivere secondo dei principi morali, secondo un amore misericordioso che non fa differenze fra gli uomini.

Com’è contrario ai nostri cuori naturali questo modo di procedere! È soltanto ascoltando il Signore, certi nei nostri cuori di essere l’oggetto della grazia, che potremo superare le nostre tendenze naturali, spesso vendicative, per manifestare i caratteri dell’amore che ha sempre manifestato il Signore nella Sua vita terrena e che usa ancora oggi verso ognuno di noi.

Abbiamo sempre la tendenza ad agire verso gli altri secondo il loro modo di proporsi nei nostri confronti, ma questa condotta è contraria ai principi dell’evangelo, perché se Dio avesse agito così nei nostri confronti non avremmo mai ottenuto il perdono dei nostri peccati.

D.C.